Per avere una pensione a 62 anni con RITA di 1.500 euro quanto serve aver versato?

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La RITA, la rendita integrativa temporanea anticipata, attualmente, è l’unica forma di anticipa che consente un minimo di pianificazione. Se la misure resta in vigore, infatti, si può decidere quando uscire dal mondo del lavoro e anche con che assegno mensile già 20 anni prima. Tutto sta a pensarci per tempo e a crearsi un fondo pensione e un tesoretto che consenta la rendita. Ma per avere una pensione a 62 anni di 1.500 serve accantonare un certo capitale. Quanto per l’esattezza?

Non la pensione INPS, ma la RITA

Ovviamente non stiamo parlando della pensione obbligatoria, quella per la quale si versano mensilmente i contributi sul proprio stipendio. Ma la pensione che ad oggi garantisce la RITA. Ovvero un fondo integrativo che prevede questo tipo di pensionamento anticipato. Possono accedervi coloro che si sono garantiti l’accesso alla pensione di vecchiaia, avendo versato almeno 20 anni di contributi obbligatori all’INPS. O a qualsiasi altra forma di previdenza obbligatoria.

A patto di essere anche titolari di un fondo previdenziale integrativo in cui siano stati versati almeno 5 anni di contributi. E l’uscita è consentita a 62 anni per chi è ancora in servizio e a 57 anni per chi è disoccupato da almeno 24 mesi.

Ma l’importo chi lo decide?

A stabilire l’importo della rendita mensile che spetta è il tesoretto accumulato. E se, ad esempio, si versano 50 euro al mese per 5 anni sicuramente non spetterà una pensione che possa essere chiamata tale. Ed essendo la RITA una rendita che dovrebbe accompagnare alla pensione di vecchiaia, l’importo mensile dovrebbe almeno garantire uno stile di vita dignitoso.

Diciamo che si decida di iniziare a versare nel fondo complementare all’età di 42 anni per uscire dal mondo del lavoro, poi, al compimento dei 62. Quanto si dovrà versare mensilmente per garantirsi almeno 1.500 euro al mese?

Per avere una pensione a 62 anni di 1.500 euro quanto si investe?

Basta farsi rapidamente due calcoli: si anticipa la pensione di 5 anni e quindi serviranno 1.500 euro per 60 mesi. Ovvero 90.000 euro. Per arrivare a questo tesoretto versando per 20 anni nel fondo integrativo, quindi, ogni mese si dovranno fare versamenti di 375 euro.

Un sacrificio non troppo grosso per pagarsi 5 anni di anticipo sulla pensione. Senza contare che, poi, il capitale, nel corso degli anni, si rivaluterà. Visto che il fondo di investimento provvederà ad investirlo per il cliente. E questo porterà la rendita, sicuramente, ad essere più alta dei 1.500 euro mensili preventivati.

Ma si può avere lo stesso risultato senza ricorrere alla RITA?

Ovviamente se si è costanti e si decide di accantonare lo stesso capitale e di investirlo a proprio piacimento, si potrebbe avere lo stesso risultato. Mettendo via 375 euro al mese per 20 anni il risultato che si ottiene è sempre quello di ritrovarsi con 90.000 mila euro. Ma se si sa come investire bene questo capitale, sicuramente si riuscirà a farlo rendere meglio di quello che rende in un fondo pensione. Anche perché in questo caso non si dovrà pagare lo stipendio di chi investe i nostri risparmi.

Ovviamente nell’investimento in proprio c’è sempre una soglia di rischio, ma ci sono anche investimenti abbastanza solidi e sicuri da permettere di far rendere il capitale nel tempo. Abbiamo visto come fare per avere una pensione a 62 anni dignitosa.

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