Per aumentare la pensione conviene versare i contributi volontari?

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Se non si raggiunge la contribuzione minima per accedere alla pensione di vecchiaia, potrebbe essere utile versare i contributi volontari. In questo caso il versamento volontario avrebbe un duplice effetto: permettere di raggiungere il diritto e alzare l’importo della pensione. E l’onere da sostenere è conveniente perché, se non si raggiungono i 20 anni di contributi si può dire addio all’idea di pensionarsi. Anche se in alcuni casi specifici per chi è in possesso di determinati requisiti è possibile accedere anche con meno anni. Ma per aumentare la pensione conviene scegliere il versamento volontario?

Integrazione della pensione

Ci sono persone che decidono di versare i contributi volontari solo per alzare l’importo della pensione. Ovvero pagano ogni 3 mesi i contributi all’INPS per ricevere, quando andranno in pensione, un assegno più alto. Ma è davvero conveniente una scelta come questa?
Da premettere subito che i contributi volontari possono essere versati solo qualora sia cessata o interrotta l’attività lavorativa. O nel caso si lavori part time. E si parte già con la consapevolezza che non tutti potranno procedere a questa tipologia di versamento. Un altro dato interessante da capire, poi, è l’importo che si andrà a pagare. Poiché non è fisso ma varia da lavoratore a lavoratore.

Quanto costano i contributi volontari?

Il costo dell’onere da versare si calcola sull’imponibile previdenziale a cui, poi applicare l’aliquota contributiva di riferimento. Per il lavoratore dipendente l’aliquota da applicare è del 33%, ma come si determina l’imponibile? Si prendono a riferimento le ultime 52 settimane di contributi effettivi accreditati. Anche se non è temporalmente precedente alla data della domanda di versamento. A determinare il costo, quindi, è l’ultimo anno di lavoro effettuato.
Per i lavoratori autonomi le aliquote cambiano in base alla cassa di appartenenza. Per chi versa in Gestione Separata, ad esempio varia dal 35,03% al 24%. L’importo dei contributi, invece, è determinato dalla media dei redditi di impresa dichiarati nei 36 mesi precedenti la data della domanda.

Per aumentare la pensione conviene versare i contributi volontari?

Per rispondere alla nostra domanda iniziale, conviene scegliere la strada dei versamenti volontari per alzare l’importo della pensione? Ovviamente non c’è una risposta univoca per questa domanda, perché la convenienza, ovviamente, cambia di caso in caso. In linea generale, però, la convenienza del versare i contributi volontari è quella di raggiungere il diritto alla pensione. Anche anticipata, magari, andando a colmare buchi contributivi.
Per integrare l’importo dell’assegno pensionistico, invece, questa scelta potrebbe rivelarsi non troppo conveniente.O almeno meno conveniente rispetto ad altre alternative. La soluzione che rende meglio e che è anche maggiormente flessibile potrebbe essere quella di scegliere una pensione integrativa complementare. Permette sicuramente una maggiore personalizzazione dei versamenti e risulta essere molto più efficiente dal punto di vista economico nel risultato ottenuto. Ovvero l’integrazione della pensione.

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