Pensione Quota 103 per il prossimo anno tra limiti e paletti su accesso, importo e TFS

pensione

Ormai è sicuro, il prossimo anno al posto della Quota 102 avremo la Quota 103. Ovvero una pensione che prenderà il posto dell’attuale misura che permette l’uscita a 64 anni e 38 anni di contributi. Ma con requisiti differenti, ma molto probabilmente stessi paletti ed altri aggiuntivi. Il Governo nelle ultime ore ha palesato le proprie intenzioni in ambito previdenziale. E oltre a parlare della rivalutazione al 120% delle pensioni minime e della modifica all’Opzione donna ha chiarito anche la nuova misura. La pensione Quota 103 per il prossimo anno sta generando grandi aspettative. Ma al momento non si tiene conto del lato oscuro della misura.

Intanto i limiti dell’importo

Per accedere serviranno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Ovviamente si tratta di contributi minimi e si potranno avere anche più anni e più contributi. Importante è avere almeno quelli minimi richiesti. Uno dei primi paletti imposti dal Governo, oltre a età e contributi, riguarda però l’importo dell’assegno.

Per chi ha diritto ad una pensione con importo lordo superiore a 2.625 euro, quello sarà l’importo lordo massimo erogato. Per tutto il periodo dell’anticipo. E per ricevere la pensione realmente spettante si dovrà attendere il compimento dei 67 anni. E per chi accede, quindi, a 62 anni ed ha diritto ad una pensione lorda più alta, significa avere la pensione decurtata per almeno 5 anni.

Le altre cose che non si considerano

Come accaduto per Quota 100 e Quota 102, anche per la Quota 103 ci saranno finestre mobili di accesso. Di 3 mesi per i lavoratori dipendenti e di 6 mesi per quelli autonomi. E la finestra parte dal raggiungimento di entrambi i requisiti di accesso.

Questo significa che, anche con requisiti raggiunti a gennaio 2023, i primi beneficiari della pensione con Quota 103 potranno essere i lavoratori del settore privato a partire dal 1° aprile 2023. Per i lavoratori pubblici, invece, la pensione non potrà scattare prima del 1° luglio 2023. Per il comparto scuola, invece, l’uscita è fissata ia 1° settembre 2023 senza finestra di attesa. Visto che in questo caso l’unica finestra di uscita annua è proprio questa.

Pensione Quota 103 per il prossimo anno, altra cosa da considerare

La pensione Quota 103 ricalcherà, da quel che si intuisce, in tutto e per tutto la Quota 102, tranne che per i requisiti. E questo significa, per i dipendenti pubblici, dover attendere anni prima di poter percepire la buonuscita. Un punto sicuramente a sfavore della misura che è parzialmente mitigato dalla novità dell’INPS. L’Istituto dal 1° febbraio, infatti, concederà l’anticipo del TFS e del TFR a tutti i dipendenti pubblici che vanno in pensione. E ad un tasso di interesse particolarmente interessante. Si parla solo dell’1% più uno 0,50 per un forfettario della gestione delle spese.

Consigliati per te