Novità per pensioni e invalidi 2023 dall’housing sociale alla solidarietà

lavoratori in pensione

Con la vittoria delle elezioni del 25 settembre da parte del centrodestra, le cose a livello previdenziale potrebbero cambiare. Perché nei programmi elettorali sono diverse le misure ipotizzate. Ad iniziare dal reddito di cittadinanza che, come annunciato, potrebbe subire dei cambiamenti anche radicali. Ma l’impegno del nuovo esecutivo va anche verso le pensioni, i pensionati e gli over 65 in generale con un occhio di riguardo per gli invalidi. Novità per pensioni e invalidi in arrivo, quindi, probabilmente già dal 2023. Scopriamo quali potrebbero essere.

Dalle pensioni sociali a quella di invalidità

L’impegno del nuovo esecutivo sembra abbracciare un’ampia gamma di misure a partire dalla pensione minima. L’ipotesi è quella di innalzare l’importo delle pensioni più basse che, ad oggi, non permettono uno stile di vita dignitoso. E allo stesso tempo la volontà è anche quella di portare la pensione di invalidità ad avere un aumento progressivo. Con l’obiettivo di portarla, nel tempo, ad avere lo stesso importo delle altre misure assistenziali.

Si pensi, infatti, che mentre con l’assegno sociale viene erogato un importo mensile di 468 euro, con la pensione di invalidità tale importo scende a 291 euro. E si deve considerare che gli invalidi, sicuramente, devono affrontare delle spese in più.

Flessibilità e ricambio generazionale

Un impegno imprescindibile, poi, è quello di garantire maggiore flessibilità in uscita. Dopo il 31 gennaio 2022, infatti, il rischio è quello di tornare ad una Legge Fornero rigida e senza aiuti. Permettere, quindi, ai lavoratori di uscire dal mondo del lavoro in modo flessibile consente non solo di avere un accesso facilitato alla pensione. Lo scopo è anche quello di incentivare il ricambio generazionale. E, di conseguenza, favorire l’accesso dei giovani al mondo del lavoro.

Novità per pensioni e invalidi 2023 dall’housing sociale alla solidarietà

Non solo flessibilità in uscita e aumento delle pensioni minime. Quello a cui vuole puntare la maggioranza è anche una sorta di solidarietà per gli over 65. Prevedere agevolazioni fiscali per chi percepisce reddito da pensione e, al tempo stesso, sostenere under 36 per le spese necessarie. Sanitarie, di istruzione, sportive, per locazioni e acquisto prima casa.

Sempre per gli over 65, poi, si vuole intervenire sull’emergenza abitativa incentivando una sorta di coabitazione intergenerazionale. E proprio per questo si vuole incentivare la housing sociale. Più pensionati che dividono la casa, infatti, significa spese divise e maggior potere di acquisto.

Un programma, quindi, che pone una particolare attenzione alle categorie più fragili della nostra società, come gli anziani e gli invalidi. Per avere certezza di quello che, però, sarà effettivamente realizzato bisognerà attendere qualche mese.

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