Non tutti sanno che basta un errore e l’ISEE sale di molto, ma si può correggere

Non tutti sanno che basta un errore e l’ISEE sale di molto-Foto da pixabay.com

Soprattutto per chi provvede a presentare la DSU da solo sul sito dell’INPS, un errore molto comune potrebbe portare l’ISEE a salire in maniera tale da renderlo inutilizzabile per molte delle prestazioni assistenziali che lo Stato offre alle famiglie. Nella versione precompilata dell’ISEE, molti dei dati relativi al patrimonio, ai redditi e alle dotazioni sono già presenti nella dichiarazione.

Il contribuente non deve fare altro che entrare sul portale istituzionale dell’INPS, accedere con le proprie credenziali di accesso SPID, CIE o CNS e completare la procedura di richiesta dell’ISEE. Dopodiché andranno confermati tutti i dati già presenti. Su un dato relativo a case, terreni e fabbricati, l’errore è assai comune. Ecco di cosa si tratta e come gli interessati potranno evitarlo.

Non tutti sanno che basta un errore e l’ISEE sale di molto, ma si può correggere

Purtroppo non tutti sanno che basta un errore e addio Bonus e agevolazioni. Nel calcolo dell’ISEE la casa di abitazione non entra a meno che non sia di valore elevato. Ma anche in questo caso, resta  per la casa di abitazione l’abbattimento di una quota in modo tale da non far gravare questo immobile sull’indicatore. Purtroppo però anche se la banca dati dell’INPS ha precedenti DSU già protocollate, alcuni accorgimenti vanno adottati. Il sistema riporta nella nuova DSU i dati degli immobili come quelli delle DSU precedenti. Solo che anche se l’anno prima la stessa casa era già quella principale, il sistema vuole ulteriore conferma.

Infatti è il contribuente che deve andare ad indicare nella nuova dichiarazione che uno degli immobili posseduti è adibito ad abitazione principale. E se i titolari del diritto di proprietà dell’immobile principale sono due, come possono essere marito e moglie, in entrambe le schede va completata questa procedura. Altrimenti si corre il rischio che quell’immobile venga considerato ai fini del calcolo dell’ISEE come seconda casa.

Bisogna seguire la giusta procedura ed i pericoli possono essere scampati

In altri termini la casa di abitazione del nucleo familiare non viene inserita automaticamente come tale nella DSU. O meglio, il suo valore viene inserito come semplice immobile e non come quello principale. In questo caso l’ISEE del nucleo familiare salirebbe perché manca quella detrazione prima citata che abbatte il valore della casa ai fini ISEE.

Quindi i contribuenti che devono confermare i loro patrimoni immobiliari nella procedura precompilata dell’ISEE dovranno anziché confermare il tutto, avviare le modifiche cliccando sull’apposito tasto. Bisognerà spuntare, per l’immobile dove risiede la famiglia del richiedente, la casella “abitazione principale del nucleo”. Potrà sembrare un’inezia, ma per cia di questo comune errore o di questa dimenticanza, l’aumento dell’importo dell’ISEE rischia seriamente di portare i richiedenti fuori dal beneficio dell’Assegno di Inclusione piuttosto che del Bonus sociale o di qualsiasi altra prestazione collegata all’ISEE.

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