Nessuno lo dice ma è in arrivo un vaccino contro il Covid che piacerà anche ai no vax

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La pandemia in corso sembra non avere mai fine. Da circa un anno e mezzo il nostro Paese deve infatti fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Con pesantissime ripercussioni in ambito economico, occupazionale e sociale. Chiusure e restrizioni sono diventate una triste routine e le abitudini di tutti noi sono ormai stravolte. Quando i vaccini sembravano poter risolvere il problema, sono comparse diverse varianti.

Alcune di esse hanno contribuito ad un nuovo aumento dei contagi e fatto scoppiare innumerevoli polemiche sui vaccini. Nonostante gli appelli a una immunizzazione generalizzata della maggioranza dei medici, una percentuale rilevante di italiani rimane ancora scettica. Gli scontri ideologici tra le fazioni contrapposte sono ormai all’ordine del giorno tanto nei salotti televisivi quanto nelle piazze. In questo difficile contesto, nessuno lo dice ma è in arrivo un vaccino contro il Covid che piacerà anche ai no vax.

Un nuovo vaccino in arrivo in Europa

Nei giorni scorsi, la Commissione europea ha siglato un importante accordo con la statunitense Novavax. Sembra infatti che un preparato di questa società farmaceutica possa ricevere a breve il via libera dall’Agenzia Europea per i medicinali. Si tratterebbe del quinto vaccino contro il Covid 19 autorizzato in Europa, un’opzione forse capace di convincere anche gli scettici.

Alcuni dei motivi principali di critica alle attuali formulazioni sono infatti le tecnologie utilizzate. Nei mesi scorsi, le ricerche per trovare un antidoto al Covid hanno sviluppato soluzioni mai attuate prima. Tecniche particolarmente innovative e perciò, a detta di alcuni, poco sperimentate e quindi non sicure. Il vaccino Novavax si baserebbe invece su protocolli utilizzati da oltre trent’anni, e quindi molto più conosciuti dal mondo scientifico.

Nessuno lo dice ma è in arrivo un vaccino contro il Covid che piacerà anche ai no vax

Secondo alcune indiscrezioni, Novavax avrebbe utilizzato la medesima tecnica alla base dei vaccini contro Epatite B, HPV, meningococco B ed herpes zoster. Insomma, preparati usati da decenni anche nei neonati senza particolari segnalazioni negative. Il possibile nuovo vaccino potrebbe quindi convincere anche chi non si fosse ancora vaccinato per diffidenza verso le soluzioni disponibili attualmente. Inoltre, si tratterebbe di un’opzione per le possibili terze dosi e un aumento delle iniezioni disponibili. In ogni caso sarebbe un aiuto verso l’obbiettivo di immunizzare velocemente il maggior numero di persone possibile. Per questo motivo, la Commissione ha sottoscritto un accordo per 200 milioni di dosi. Con la speranza che sia un altro passo verso il superamento di questa terribile pandemia.

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