Misure antievasione e appalti: le novità

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Il committente non procederà a controllare le ritenute che appaltatori e subappaltatori sono tenuti a versare entro il 17 febbraio. Ciò solo nell’eventualità in cui gli stipendi di gennaio 2020 risultino maturati nel mese di dicembre 2019. È quanto dichiarato dall’Agenzia delle Entrate il 30 gennaio scorso durante il Telefisco 2020 in relazione alle misure antievasione. Conviene ricordare che dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore delle nuove misure per contrastare le evasioni fiscali relative alle ritenute. Queste ultime trovano applicazione in riferimento agli appalti e ai subappalti complessivamente superino i 200.000 euro annui. Anche gli appalti stipulati in un periodo antecedente il 1° gennaio 2020 saranno oggetto di controlli sulle ritenute solo a partire da febbraio 2020. Per approfondimenti si rimanda alla risoluzione 108/2019 delle Agenzie delle Entrate, ma permangono dubbi in merito a quali appalti siano soggetti ai nuovi obblighi.

I casi particolari e misure antievasione

I casi particolari che potrebbero verificarsi necessitano di precisazioni soprattutto nell’evenienza di situazioni che temporalmente si collocano a cavallo del 1° gennaio. Possono darsi due circostanze diverse. Nella prima la prestazione di lavoro effettuata a dicembre 2019 potrebbe essere stata remunerata dall’appaltatore o dal subappaltatore a gennaio 2020. La seconda circostanza potrebbe riguardare una sfasatura nel calendario. Ciò nell’evenienza in cui la retribuzione sia stata corrisposta nel mese di gennaio 2020 ma in riferimento a prestazioni d’opera risalenti a dicembre 2019. Dinanzi a questo ginepraio è giunto puntuale il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate. A gennaio 2020 non verranno valutate le ritenute effettuate sugli stipendi maturati a dicembre 2019. In altri termini, il compenso matura parallelamente al momento in cui avviene la prestazione d’opera.

Il calendario sfasato

Con la circolare Inps n. 292 del 23 dicembre 1993 il Consiglio di amministrazione si era già espresso in merito al calendario sfasato. Alle imprese che erogano i compensi in base al calendario sfasato i controlli riguarderanno le retribuzioni di febbraio e le ritenute andranno versate entro il 16 marzo.

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