Mario Draghi e famiglia, il lato umano dell’uomo che ha fatto tremare Putin

Mario Draghi

C’è poco da tergiversare. È stato lui a chiosare Putin, a battere i pugni sul tavolo e rappresentare per la Russia un muro duro da abbattere. La colonna portante dell’Unione in tempi di guerra torna a casa sebbene migliaia di sindaci da ogni dove in Italia, tanti esponenti politici e molta gente comune lo volesse ancora a Montecitorio. Ma ne ha viste e subite troppe per resistere ancora. Tanti incontri, mediazioni, incoraggiamenti. Poi il crollo. Dell’ormai ex Presidente del Consiglio, oltre lo spessore professionale, però, si sa poco. Proviamo a capire qualcosa in più di Mario Draghi e famiglia, il lato umano del super che pure è capace di commuoversi in aula.

Da piccolo

Giovanissimo rimane orfano dei genitori a soli 15 anni, così viene su insieme ai fratelli minori Marcello e Andreina, assistito da una zia. Quanto basta per maturare prima del tempo e accollarsi la responsabilità dei fratelli e di una famiglia certamente messa a dura prova. Studia presso i Gesuiti e curiosità vuole che tra i suoi compagni ci sia niente poco di meno che Luca Cordero di Montezemolo. Il suo primo traguardo negli studi lo raggiunge presso l’Università La Sapienza di Roma, dove si laurea in Economia per poi volare negli States. E in America trascorre molti anni che segnano fortemente la sua formazione, sempre in ascesa.

Mario Draghi e famiglia, il lato umano dell’uomo che ha fatto tremare Putin

Manco a dirlo, è sempre fedele alla moglie, Maria Serena Cappello, che sposa molto giovane e dalla quale ha due figli: Francesca e Giacomo. La sua famiglia si tiene sempre lontana dai riflettori. La straordinarietà di Super Mario, chiamato anche l’Americano per via dei suoi anni di studio negli USA, si coglie anche in una eccezionale normalità della vita privata. Basti pensare che per concedersi qualche momento di relax si porta a Lavinio, vicino Roma, e ha una villa a Città della Pieve in Umbria. Eppure potrebbe permettersi un attico a Manhattan, ma si concede pochi spazi di riposo in località abbastanza ordinarie.

La sua carriera è a dir poco brillante e sa essere e sentirsi a casa propria in ogni posto nel Mondo. In aula, in corrispondenza della standing ovation si commuove. Poco, ma si commuove. Perché puoi essere Presidente della BCE e (ancora prima) Governatore della Banca d’Italia, ma il contatto con il popolo lo puoi percepire solo se ti incontri e scontri con i gravi problemi che affliggono le famiglie italiane in un momento singolare della nostra storia.

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