Lustrini e pugnali nel mondo della Moda, le parole di Mariella Milani in quello che «nessuno vi ha mai raccontato»

Mariella Milani

La Moda attraverso gli anni, nelle parole ricche di competenza e analisi della giornalista Mariella Milani. Icona del giornalismo italiano, volto del TG2, autrice di programmi, cronista, conduttrice e scrittrice. Oggi, autrice della serie di podcast «Pronto Mariella», attivissima sulla rete e testimone di un giornalismo di qualità. Rigoroso, puntuale, rispettoso. Ci racconta la sua ricca esperienza e ci anticipa le tendenze dell’industria legata al mondo fashion.

Lei ha scritto un libro dal titolo «Fashion Confidential. Quello che nessuno vi ha mai raccontato sul mondo della moda». Cos’è che non ci hanno mai raccontato?

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«Quando ho deciso di scrivere il libro mi sono posta un obiettivo. Quello di raccontare da una parte il mio vissuto che è stato straordinario per l’epoca grandiosa e irripetibile del fashion system. Parlo dell’epoca in cui le modelle erano vere e proprie star con il fenomeno delle top model creato da Gianni Versace. Quasi attiravano più le persone che non i vestiti. E questo piaceva poco a Giorgio Armani. Si diceva infatti che Versace vestisse l’amante per via del suo stile aggressivo e sensuale. Armani, le mogli. Infatti, quando ho iniziato a lavorare al TG2 la prima cosa che ho fatto è stata comprare tre tailleur Armani. Perché vestire Armani conferiva prestigio e autorevolezza. Era una divisa assolutamente da indossare. Ecco con questo libro racconto il passato, il presente e anche il futuro della moda». Perché ci sono lustrini e pugnali nel mondo della Moda.

Ma che realtà è quella della Moda oltre le passerelle?

«Il mondo della Moda è di lustrini e pugnali, cioè ci sono luci ed ombre. Ci sono lobby di potere e se non ne fai parte resti nell’anticamera. È una realtà complessa anche se erroneamente viene giudicato impero dell’effimero. Di effimero c’è ben poco visto che è voce attiva dell’economia. Il Made in Italy è una vetrina che ci dà orgoglio. Noi, però, a differenza dei francesi abbiamo venduto e in molti casi svenduto i nostri marchi. Siamo incapaci di fare sistema e gli unici tre che sono rimasti di proprietà italiana sono Armani, Prada e Ferragamo. Purtroppo non abbiamo saputo realizzare un Polo del Lusso come invece ha fatto la Francia». E ci ricorda che ci sono sempre lustrini e pugnali nel mondo della Moda.

Lustrini e pugnali nel mondo della Moda, le parole di Mariella Milani in quello che «nessuno vi ha mai raccontato». Del sistema moda, noi vediamo ciò che appare…

Foto-di-Gruppo«Si tratta di un sistema di potere molto elitario per cui le pubbliche relazioni sono fondamentali. É tutta questione di relazione e questo vale un po’ per tutti i settori ma per la moda ancora di più. La tua capacità d’influenza dipende dalle relazioni che oggi sono rappresentate dagli influencer. Una volta erano rappresentate dai contatti con persone altolocate, con lo star system.  Oggi molte cose sono cambiate ma certe regole sono immortali».

Percepiamo molta freddezza nel settore… ci sbagliamo?

«C’è freddezza, è così. Anche se i nuovi stilisti quantomeno non si comportano più da divi. Pensiamo a Pierpaolo Piccioli che ha un atteggiamento e un comportamento diverso da Valentino Garavani. Lui viveva fra yacht, maggiordomi e Castelli. Una vita molto legata a tutto il jet set internazionale. Piccioli in un podcast realizzato per «Pronto Mariella» che curo io, ha detto che il Mondo della moda è cambiato molto. E io racconto questo cambiamento. Pensi dapprima si realizzavano eventi straordinari che costavano miliardi di lire. Le dico solo che Fendi realizzò una sfilata sulla  Grande Muraglia. Oggi tanta opulenza non c’è più perché il Mondo non è più lo stesso». Persistono comunque lustrini e pugnali nel Mondo della Moda.

Lei ha sempre raccontato la Moda con grande rispetto per lo stilista e la sfilata che si trovava a raccontare…. qual è il segreto per raccontare con onestà intellettuale i fatti anche quando non ci piacciono?

«Credo che il giornalismo non è solo questione di professionalità ma anche creatività, sensibilità e storia personale. Sicuramente prima di cominciare a scrivere un pezzo io penso con grande attenzione al fruitore. Cioè io non scrivo per me ma per il mio pubblico e cerco di capire cosa interessa le persone di quell’episodio o momento storico. Non sono solo un cronista ma anche un critico di moda ma bisogna farlo con rispetto perché stai toccando il lavoro di qualcuno. Spesso uso l’arma dell’ironia nella critica perché l’ironia ti permette di dire tutto ma con eleganza e competenza. Credo avere grande competenza e conoscenza e quindi posso fare critica».

Quali sono oggi le donne più eleganti in Italia?

MM-con-Donatella-Versace-e-Alberta-Ferrett«L’eleganza vuol dire moltissime cose non è solo l’abito quindi non mi azzardo. Mi piaceva Mariangela Melato e Monica Vitti perché vedevo anche il talento. Oggi mi è piaciuta molto Isabella Ragonese che ha interpretato Letizia Battaglia nel film Solo per passione e per rimanere in Italia Maria Pia Calzone, che interpreta Donna Imma in Gomorra».

Lustrini e pugnali nel Mondo della Moda, il racconto di Mariella Milani in quello che «nessuno vi ha mai raccontato». Ha accennato al futuro …. cosa dobbiamo aspettarci?

«Sta nascendo una nuova generazione di stilisti che potrebbero cambiare i meccanismi di potere. Poi c’è una moda più consapevole e sempre più giovani chiedono la storia e la tracciabilità. Questo fa sì che le aziende sono attente all’etica del lavoro cercando di bandire lo sfruttamento che spesso c’è dietro una maglietta di cotone che costa 6 euro. L’etica e il rispetto dei diritti dei lavoratori, ad esempio, sono un aspetto nuovo e una direzione che stiamo seguendo».

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