L’INPS versa fino a 655 euro in più sulle pensioni di reversibilità delle vedove in questi casi

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Quando muore il coniuge la moglie ha diritto a percepire un trattamento previdenziale che le consenta di provvedere al sostentamento. L’importo dell’assegno previdenziale aumenta se il coniuge superstite ha ancora figli da mantenere. Ma l’ammontare del rateo spettante potrebbe anche diminuire e subire dei tagli in presenza di alcune particolari condizioni. Abbiamo risposto ai Lettori che chiedevano quanto prende di reversibilità la vedova che lavora o che percepisce già la pensione. L’importo mensile inoltre cambia non solo in relazione ai redditi complessivi del richiedente il trattamento ai superstiti. La somma di denaro che l’INPS paga è tanto più alta quanto più numerosi sono i membri del nucleo familiare. Ciò tuttavia solo nella misura in cui questi ultimi risultassero già fiscalmente a carico del defunto.

A tal proposito è opportuno ricordare a chi spetta l’80% e il 100% della pensione di reversibilità. Allo stesso modo bisogna considerare che gli importi previdenziali potrebbe subire dei tagli con il passare degli anni. Ciò accade ad esempio se un figlio a carico abbandona gli studi e svolge attività lavorativa con retribuzione. Oppure nel caso in cui il figlio studente abbia concluso il percorso universitario o abbia raggiunto il limite di 26 anni. In ultima analisi gli assegni mensili potrebbero essere più bassi a causa di una variazione della situazione economica del beneficiario.

Sarebbe pertanto utile capire con quale reddito si ha diritto al 75% e al 60% della pensione di reversibilità. I nostri esperti inoltre avvisano che l’INPS versa fino a 655 euro in più sulle pensioni di reversibilità delle vedove in questi casi. E che chi possiede specifici requisiti di reddito può ottenere il pagamento di una quota aggiuntiva una volta all’anno.

L’INPS versa fino a 655 euro in più sulle pensioni di reversibilità delle vedove in questi casi

Sono infatti le pensioni dagli importi più bassi a godere del beneficio economico di una somma di denaro aggiuntiva. Pertanto anche le vedove che percepiscono la pensione di reversibilità maturano il diritto alla cosiddetta quattordicesima. L’erogazione di una mensilità in più non spetta tuttavia a chi già percepisce la quattordicesima sulla propria pensione. In sostanza solo la vedova che non è titolare di una pensione diretta potrà ricevere la somma aggiuntiva.

In sostanza tutte le vedove che non hanno mai svolto un lavoro con retribuzione o che non hanno un montante contributivo o l’età richiesta per la pensione. Nel Decreto legislativo 81/2007 si legge che l’importo della quattordicesima aumenta o diminuisce in riferimento all’anzianità contributiva. Pertanto se i redditi non superano di 2 volte il trattamento minimo l’ammontare della quattordicesima è pari a 437, 546 o 655 euro. Ne consegue che con un montante contributivo inferiore a 15 anni si ha diritto a 437 euro. Chi invece possiede una contribuzione pari o superiore a 25 anni riceverà dall’INPS un assegno da 655 euro.

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