L’INPS sospende o taglia immediatamente il pagamento di quest’assegno sulle pensioni di reversibilità in questi casi

coniuge

Il coniuge superstite ha diritto a ricevere la pensione del defunto sia in caso di comunione che di separazione dei beni. L’importo del rateo mensile non è fisso e aumenta o diminuisce in presenza di alcune variabili. Ad esempio alle vedove con queste difficoltà l’INPS garantisce 500 euro in più sulle pensioni di reversibilità. Inoltre l’ammontare dei benefici previdenziale aumenta in misura considerevole se il titolare del trattamento ha ancora figli fiscalmente a carico. La presenza di figli minori o studenti all’interno del nucleo familiare è già di per sé garanzia di ratei pensionistici più elevati. Il Governo assicura infatti al genitore vedovo un contributo economico sufficiente alle spese di sostentamento e di istruzione della prole. Abbiamo inoltre già risposto ai Lettori che chiedevano quanto prende di reversibilità la vedova che lavora o percepisce la pensione.

La domanda risulta legittima perché di fatto l’Ente previdenziale riduce l’importo delle spettanze mensile in presenza di altri redditi. In altri termini il trattamento ai superstiti si riduce di una percentuale variabile a seconda delle fasce di reddito. Più è alto il reddito del percettore e più aumenta la percentuale di riduzione che l’INPS applica agli importi spettanti. In altri casi invece oltre alle pensioni di reversibilità l’INPS paga anche altri assegni mensili alle vedove di quest’età. Chi possiede infatti alcuni specifici requisiti matura il diritto ad ulteriori somme di denaro. Allo stesso modo tuttavia l’INPS sospende o taglia immediatamente il pagamento di quest’assegno sulle pensioni di reversibilità in questi casi. Non sempre infatti è possibile cumulare più benefici o prestazioni economiche, soprattutto se si superano specifici limiti reddituali.

L’INPS sospende o taglia immediatamente il pagamento di quest’assegno sulle pensioni di reversibilità in questi casi

Ci sono infatti alcune circostanze che determinano la perdita di alcune spettanze  e la decadenza di particolari diritti. La situazione economica del titolare di pensione potrebbe pertanto cambiare in senso peggiorativo. Il che equivale a dire che l’Ente previdenziale potrebbe interrompere l’erogazione dell’assegno sociale. In sostituzione della pensione sociale l’INPS infatti eroga una prestazione economica mensile ai contribuenti che si trovano in condizioni di precarietà finanziaria.

In alternativa alla sospensione dell’assegno l’Ente potrebbe diminuirne l’importo in riferimento alla nuova condizione reddituale del contribuente. Chi percepisce l’assegno sociale potrebbe perderlo a seguito della morte del coniuge. E ciò perché diventando titolare di pensione ai superstiti rischia di superare i limiti di redditi che danno accesso alla misura assistenziale. Il diritto all’assegno sociale decade infatti se l’ammontare del trattamento ai superstiti supera la soglia di 5.818,93 euro su base annua. In caso invece di un rateo pensionistico più basso del suddetto limite l’INPS eroga comunque l’assegno sociale ma in misura ridotta. In tal caso l’importo dell’assegno corrisponderà alla differenza tra l’ammontare intero della prestazione assistenziale e quello della pensione di reversibilità.

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