L’INPS rompe la tregua e controlla a tappeto chi non ha pagato i contributi anche in esonero 

domanda INPS

Con il messaggio n. 3974 del 15 novembre, l’INPS comunica che a breve saranno resi noti gli esiti relativi alle domande di esonero contributivo. In particolare si tratta dell’esonero previsto a causa dell’emergenza epidemiologica a favore dei lavoratori autonomi.

In particolare a partire dal 29 novembre 2021 i contribuenti potranno vedere nel cassetto previdenziale gli esiti delle verifiche preliminari effettuate sulle domande di esonero. Ovvero gli esiti sulle domande concesse provvisoriamente a titolo di esonero. Inoltre a partire da tale data sarà visibile anche vedere l’importo concesso a titolo di esonero contributivo. Ma attenzione perché l’INPS rompe la tregua e controlla a tappeto chi non ha pagato i contributi anche in esonero.

Esonero contributivo

Si tratta dell’esonero parziale della contribuzione previdenziale e assistenziale a favore dei lavoratori autonomi e dai liberi professionisti previsto dalla Legge di Bilancio n.178/2020. In particolare per i lavoratori che risultino iscritti alle Gestioni INPS e alle Casse previdenziali autonome.

L’INPS ha proceduto alla verifica della sussistenza dei requisiti richiesti per ottenere l’agevolazione contributiva. Avverso l’esito della domanda gli interessati potranno presentare un’istanza di riesame. Gli importi si intendono provvisoriamente riconosciuti qualora ricorrano:

  • calo di fatturato o corrispettivi nel 2020 non inferiore al 33% rispetto al 2019;
  • aver percepito nel periodo d’imposta del 2019, un reddito da lavoro che comporta l’iscrizione alla Gestione non superiore a 50.000 euro;
  • essere in possesso del requisito della regolarità contributiva verificata attraverso il DURC;
  • non aver presentato domanda di esonero ad altri enti;
  • rispetto delle condizioni Temporary Framework.

L’importo dell’esonero è nel limite massimo di euro 3.000 su base annua, riparametrato e applicato mensilmente per ciascun lavoratore.

L’INPS rompe la tregua e controlla a tappeto chi non ha pagato i contributi anche in esonero

Qualora i contributi dovuti per il 2021, da versare entro il 31 dicembre, dovessero superare l’ammontare concesso per l’esonero, il contribuente dovrà versare la differenza. Ovvero, dovrà effettuare il versamento entro il 29 dicembre per non rischiare sanzioni civili o interessi.

Per i liberi professionisti e gli iscritti alla Gestione speciale autonoma, l’importo dell’esonero si è calcolato in base all’importo indicato dal contribuente nel modello di domanda. Successivamente l’INPS provvederà ai controlli sull’ammontare dei redditi relativi all’anno 2020, in relazione ai quali sono calcolati gli acconti per il 2021.

Inoltre, in caso di esito positivo, i contribuenti potranno effettuare i versamenti della contribuzione dell’anno 2021, compresi quelli di novembre, entro il 29 dicembre 2021. Tuttavia, in caso di esito negativo delle verifiche, si dovranno pagare delle sanzioni sulla contribuzione omessa, dalle rispettive date di scadenza del versamento.

Mentre per gli importi già versati ma non dovuti, questi saranno rimborsati ad opera delle sedi territorialmente competenti.

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