L’INPS ha comunicato i tassi della cessione del quinto della pensione. Conviene davvero questa forma di finanziamento? 

L'INPS ha comunicato i tassi della cessione del quinto della pensione-Foto da imagoeconomica

Con l’inflazione alta ed i valori dei nostri conti da rivedere, sono in moltissimi gli Italiani che si trovano a dover riconsiderare le proprie opzioni di spesa. I tassi variabili dei finanziamenti a lungo termine sono saliti di vari punti percentuali, con la conseguenza di modificare di centinaia o migliaia di euro l’entità delle uscite da affrontare. 

Come conseguenza naturale, in assenza di liquidità si ricorre a forme di finanziamento od altri prestiti, nella speranza di non dover pagare un conto salato. C’è chi richiede il TFR anticipato, ma notoriamente questo è vincolato a certe tipologie di spesa, come quelle mediche. Un’altra alternativa facilmente e quasi immediatamente percorribile è quella della cessione del quinto: un istituto di finanziamento anticipa una  cifra, che ci sarà trattenuta dalla quota della nostra pensione o dal nostro reddito di lavoro fisso. Con la differenza, in questo caso, della quota massima erogabile. Ma conviene davvero? L’INPS ha comunicato i tassi della cessione del quinto della pensione e le soglie causano mal di pancia. Si tratta della comunicazione contenuta nel messaggio 3454 del 2 ottobre 2023.

Il rischio è perdere l’accesso ad altri finanziamenti

È sempre bene valutare il senso profondo di un finanziamento facendo riferimento al cosiddetto TAEG, il tasso annuo effettivo globale. Questo comprende le spese di istruttoria, di assicurazione e di pratica, ovvero quella forma odiosa di costi altrimenti nascosti che rischiano di scardinare tutti i nostri calcoli. Alcuni di questi sono costi fissi: ciò significa che se l’importo è complessivamente basso, la convenienza si riduce.

Dall’altro lato la cessione del quinto è una forma di finanziamento facile da ottenere e rinnovabile, e che dunque potrebbe fare gola a molti. Peraltro, si può richiedere fino ad età avanzata, ovvero 85 o 90 anni a seconda degli istituti. Ma è sempre bene valutare la convenienza generale, considerato anche che la notizia di cessione del quinto potrebbe precludere altre forme di finanziamento. Non da ultimo, c’è da considerare i tassi medi dall’INPS per il trimestre ottobre-dicembre 2023. Tenuto in considerazione che il tasso soglia di usura è del 20,8750, non c’è da dormire sonni sereni. Fino a 15.000 euro di finanziamento, il tasso medio è del 13,50%. Oltre i 15.000 euro, invece, è del 9,60% (ma considerato che la soglia massima d’usura è del 16%). Più nel dettaglio occorre considerare le classi d’età del richiedente, considerato che anche i lavoratori potrebbero accedere a questa forma di finanziamento, ricomprendendo dunque situazioni molto diverse.

L’INPS ha comunicato i tassi della cessione del quinto della pensione e le soglie causano mal di pancia

Più nello specifico fino ai 59 anni d’età, sempre tenuto in considerazione la suddivisione tra prestiti inferiori o superiori ai 15.000 €, il tasso soglia è rispettivamente del 9,81% e del 7,83. Ma l’entità aumenta in maniera radicale, colpendo particolarmente i pensionati (per i quali i costi assicurativi sono maggiori). Tra i 65 ed i 69 anni il tasso soglia consentito è 11,41% e del 9,43%. Tra i 70 ed i 74 anni è del 12,11% e del 10,43%. Oltre i 79 anni, addirittura, raggiunge il limite del tasso di usura.

Lettura consigliata

Questo libro ha cambiato la vita finanziaria di milioni di persone, ecco come ci è riuscito

Consigliati per te