L’INPS abbuona 12 o 24 mesi di contributi alle donne che presentano questa domanda di pensione entro fine anno

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Per il 2022 sono diverse le conferme e le nuove misure che interessano il sistema previdenziale. Mentre alcuni lavoratori hanno raggiunto i requisiti per la pensione ordinaria, altri invece cercano delle opzioni che garantiscano l’uscita anticipata. Ad esempio, alcuni lavoratori potranno usufruire dell’anticipo fino a 11 anni sul pensionamento con 20 anni di contributi.

La Legge di Bilancio 2022 ha deciso di prorogare i termini del periodo di sperimentazione di una formula previdenziale particolarmente gettonata dai diversi contribuenti. Alle lavoratrici che quest’anno la sceglieranno, l’INPS abbuona 12 o 24 mesi di contributi in presenza di alcuni requisiti. Questo significherebbe poter uscire dal mondo del lavoro fino a 2 anni prima rispetto a quanto previsto.

Una forma di accompagnamento alla pensione

Per mezzo del messaggio n. 274 del 20 gennaio 2022 l’INPS ha comunicato che anche quest’anno saranno riaperte le domande per l’accesso all’APE Sociale. Si tratta di una formula pensata per alcune categorie di lavoratori che nel 2022 consentirà una platea sempre più ampia l’accesso. L’APE Sociale non è un vero e proprio trattamento pensionistico. Piuttosto si tratta di un assegno ponte interamente garantito dallo Stato che accompagna il lavoratore al raggiungimento del requisito per la pensione di vecchiaia.

Essa spetta a chi ha compiuto almeno 63 anni di età e possiede 30 o in alcuni casi 36 anni di contributi. Tale trattamento si rivolge a quattro macro-categorie di contribuenti che, oltre al requisito anagrafico e contributivo, devono collocarsi in una specifica situazione di vita. L’APE Sociale si rivolge a disoccupati, caregiver, persone con riduzione della capacità lavorativa almeno del 74%, oppure a chi svolge lavoro gravoso. Mentre per le prime tre categorie sono sufficienti 30 anni di contributi minimi per accedere al trattamento, per i lavoratori gravosi ne servono generalmente 36.

Relativamente a quest’ultima categoria, inoltre, è utile ricordare che si amplia la platea dei possibili fruitori secondo quanto indica l’allegato 1 del messaggio 274/2022. Partendo dal suddetto requisito contributivo, le donne lavoratrici che presentano domanda di APE Sociale possono ottenere uno sgravio.

L’INPS abbuona 12 o 24 mesi di contributi alle donne che presentano questa domanda di pensione entro fine anno

Le donne che intendono accedere all’APE Sociale anche quest’anno potranno beneficiare della riduzione sul montante contributivo in presenza di figli. In sostanza, secondo quanto indica la normativa, per ciascun figlio avuto è possibile ottenere una riduzione di 12 mesi sul calcolo dei contributi.

Il limite massimo di sgravio ammissibile è pari a 24 mesi. Quest’agevolazione consentirebbe un accesso ancora più vantaggioso alle donne lavoratrici che hanno avuto die figli. Ricordiamo che l’importo massimo erogabile con l’APE Sociale è pari a 1.500 euro per un totale di 12 mensilità.

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