Le nuove precisazioni dell’INPS per avere 150 euro in busta paga

Bonus

La crisi economica dell’ultimo periodo sta mettendo in grossa difficoltà tantissimi pensionati e lavoratori per i quali arrivare a fine mese diventa sempre più complicato. Per questo il Governo ha predisposto diverse misure di sostegno. Ad esempio per tanti pensionati arriva un cedolino più ricco grazie all’anticipazione del conguaglio di perequazione della pensione, solitamente effettuata a gennaio. O ancora l’aumento in busta paga previsto dall’ultimo Decreto grazie ai benefit fino a 3.000 euro anche per le bollette di luce acqua e gas.

Ma uno degli aiuti con la platea di destinatari probabilmente più ampia è sicuramente il Bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter. In particolare questo prevede il riconoscimento di un’indennità di 150 euro ai lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile non eccedente euro 1.538,00. Tale Bonus sarà erogato per il tramite dei datori di lavoro sulla busta paga di novembre. Non rientrano nella categoria dei lavoratori dipendenti quelli con rapporto di lavoro domestico.

Ecco le nuove precisazioni dell’INPS per avere il Bonus 150 euro per i dipendenti

L’INPS con il messaggio n. 4159/2022 fornisce nuove precisazioni sull’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti. In particolare l’indennità spetta una volta soltanto ai lavoratori dipendenti che nel mese di novembre abbiano avuto una retribuzione imponibile massima di euro 1.538,00. Tale retribuzione deve considerarsi al netto della tredicesima mensilità o ratei di questa. L’INPS con il suddetto messaggio indica come verificare la retribuzione imponibile per avere il Bonus 150 euro.

Pertanto il lavoratore titolare di più rapporti lavorativi dovrà presentare la dichiarazione secondo l’art. 18 del D.L. n.144/2022 unicamente al datore che provvederà al pagamento. Ciò anche in caso di lavoro a tempo parziale. Pertanto la verifica dell’imponibile nella competenza del mese di novembre che non deve superare euro 1.538,00 dovrà effettuarsi in relazione al singolo rapporto di lavoro. Potrà pertanto ottenere l’indennità anche il lavoratore cha guadagna più di euro 1.538,00 sommando le retribuzioni, purché uno dei rapporti lavorativi non superi tale limite.

Ecco cosa dovranno fare i datori di lavoro

Qualora i datori di lavoro non abbiano erogato l’indennità a novembre per motivi gestionali, potranno esporre il conguaglio anche sul flusso di competenza di dicembre. Pertanto secondo le nuove precisazioni dell’INPS i datori di lavoro dovranno attenersi alle ultime istruzioni. In particolare nell’elemento “BaseRif” dovrà indicarsi l’imponibile previdenziale del mese di novembre, al netto dell’eventuale tredicesima corrisposta al lavoratore o dei ratei ad essa riferibili. Qualora manchi l’imponibile per eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’INPS dovrà indicarsi la retribuzione teorica.

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