Le migliori varietà di rose da coltivare in vaso per un balcone profumato e da invidia

rose

La regina indiscussa di ogni giardino. L’alleata fedele di ogni dichiarazione d’amore (o di ogni richiesta di perdono). L’essenza che profuma case, abiti e, da qualche anno, anche torte. È la rosa, il fiore più amato al mondo.

Ma se è facile vedere giardini rigogliosi con decine e decine di piante di rose, è possibile coltivare le rose in vaso e ottenere lo stesso risultato?

E soprattutto quali sono le migliori varietà di rose da coltivare in vaso per un balcone profumato e da invidia?

Ecco qualche piccolo consiglio per avere un  balcone fiorito 10 mesi l’anno.

Quali sono le varietà di rose da coltivare in vaso

Innanzitutto, si deve scegliere la giusta varietà di rose da coltivare in vaso, perché non tutte sono adatte: meglio prediligere quelle piante che restano di piccole dimensioni o a cespuglio. E’ possibile scegliere tra la varietà di rose Elle o Christophe Colombe (dai grandi fiori color rosa pesca) o le Jeanne Moeau (color corallo). O ancora, per chi ama le rose con i fiori raggruppati, può scegliere varietà come Mona Lisa, Botticelli e Marie Curie, mentre se si vuole adornare un muro meglio una varietà di rose rampicante, come la Negresco o la Palais Royal.

Ma passiamo a capire nel dettaglio come coltivare le rose in vaso e quali sono i principali nemici per una perfetta fioritura.

Come piantare e prendersi cura delle rose in vaso

Una volta scelta la varietà di rose bisogna trapiantarla in un vaso profondo almeno 50-60 cm e largo circa 40. Importante, infatti, che il vaso sia abbastanza capiente perché le radici delle rose tendono ad andare in profondità e ad allargarsi. Meglio usare terriccio specifico per rose, più umido rispetto a quelli generici. Inoltre si deve avere cura di usare sempre come base argilla espansa o ghiaia (che assicurano un miglior drenaggio). Quando la pianta di rose è stata finalmente trasposta nel vaso, bisogna coprire bene le radici, compattare il terreno premendo leggermente con le mani e innaffiarla con abbondante acqua, senza bagnare le foglie. Per un risultato eccellente ricordarsi di concimare le rose almeno 2 volte l’anno.

Temperature troppo fredde o troppo calde

Per riuscire con successo nella coltivazione delle rose in vaso, occorre evitare tutti gli estremi delle temperature, ovvero il troppo caldo e il troppo freddo. Il primo caso si verifica quando i vasi sono esposti in prima linea su un balcone, senza alcuna protezione, o sono appoggiati al muro che può surriscaldarsi. Il secondo caso, invece, si può verificare quando le piante sono lasciate all’esterno nei mesi invernali, esposte al gelo e al vento. Il consiglio è quindi di porre le rose, quando le temperature si abbassano, all’interno in casa.

Terreno troppo umido o troppo asciutto

Se si dà troppo acqua, ad esempio dopo che si è saltato un turno di innaffiatura o quando ci si è allontanati da casa per qualche giorno, il terriccio rischia di restare umido troppo a lungo. Questo provoca ristagni, muffe e marcescenze.

Se invece, pur annaffiando regolarmente, il terriccio resta sempre secco, significa che il vaso è troppo piccolo rispetto allo sviluppo della pianta e delle sue radici e il terreno si asciuga rapidamente.

Il consiglio furbo

Per coltivare le migliori varietà di rose in vaso per un balcone profumato e da invidia è importante sostituire ogni anno il terreno superficiale. Infatti spesso è dilavato dalle continue annaffiature. Può essere utile aggiungere del materiale fresco e utilizzare dei fertilizzanti, meglio se biologici, a lenta cessione.

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