Le banche meno sicure in Italia sono queste: cosa rischia il cliente che ha dei soldi sul conto?

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Nel nostro sistema bancario aumentano le preoccupazioni. Per le banche stanno arrivando segnali poco rassicuranti, come dimostrano le ultime sedute di Borsa del mese di aprile.

Per i titoli bancari quotati sul nostro listino è stato un fine mese da dimenticare. Nella seduta del 28 aprile, i 6 peggiori titoli, tra i maggiori 40 dell’indice Mibtel, sono stati titoli bancari. Le perdite per queste azioni, nell’ultima seduta del mese, sono state tra il 3% e il 4%. Ma quali sono le banche meno sicure in Italia?

I timori degli investitori di una nuova tempesta sulle banche

Due motivi hanno scatenato le vendite dei nostri titoli bancari, uno di natura sistemica, esterno all’Italia, e uno interno. Da qualche giorno, molti analisti nutrono il timore che la banca statunitense First Republic Bank possa fallire, ciò ha aumentato la convinzione che i problemi bancari in Europa e negli Stati Uniti non siano stati risolti. Inoltre, un ulteriore aumento dei tassi di interesse potrebbe aggravare le situazioni finanziarie delle banche meno solide.

Come i fatti hanno dimostrato alcune settimane fa, l’Europa non è immune da possibili crisi del sistema bancario. Credit Suisse è stata salvata dall’acquisizione di UBS, mentre Deutsche Bank ha incontrato serie difficoltà. Se First Republic Bank dovesse effettivamente fallire, le tensioni sul sistema bancario USA potrebbero rapidamente trasferirsi anche in Europa. Per questo motivo gli investitori istituzionali hanno cominciato a vendere titoli bancari, anche in Italia.

Perché il nostro sistema bancario rischia più di altri

Secondo gli analisti della banca americana c’è un rischio concreto che lo spread tra i nostri titoli decennali e quelli tedeschi possa risalire a 235 punti. Il nostro Paese, inoltre, soffre di un problema aggiuntivo: un alto debito pubblico. Recentemente, il settimanale Bloomberg ha rivelato che gli analisti di Goldman Sachs hanno consigliato ai propri clienti di vendere i nostri BTP e acquistare i Bonos spagnoli.

A questo si aggiunge il monito lanciato dall’agenzia di rating Moody’s. Gli analisti dell’agenzia hanno dichiarato che nella revisione del rating che sarà effettuata nei prossimi giorni l’Italia rischia un downgrade. L’eventuale abbassamento del giudizio sul nostro debito porterebbe i nostri titoli di Stato al livello di junk bond, ovvero titoli spazzatura.

Le banche meno sicure in Italia sono a sorpresa le più grandi

Il sistema bancario italiano detiene circa il 25% dei titoli di Stato emessi dal Ministero delle Finanze. Un downgrade avrebbe un impatto significativo sulle banche, soprattutto quelle meno solide. Ma quali sono le banche meno sicure? L’indice CET1, elaborato dalla Banca Centrale Europea, rivela le banche più sicure in Italia. FinecobankMediolanum e Iccrea sono le banche più solide del Paese, mentre UnicreditIntesa SanpaoloMediobanca e Ing Italia si trovano agli ultimi posti.

Anche se nessuna di queste banche è a rischio di fallimento, il crack di un istituto bancario in Italia non è così improbabile, come la storia recente dimostra. Ma cosa rischia un correntista che ha i soldi sul conto corrente di una banca che fallisce? I soldi depositati sul conto corrente sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro. Oltre quell’importo, il correntista rischia di perdere i suoi soldi. Pertanto, non è consigliato lasciare sul conto più di 100.000 euro, né lasciare sullo stesso importi importanti. Infatti, la remunerazione del denaro sul conto corrente è praticamente a zero a fronte di un’inflazione che sta correndo al ritmo del 7% l’anno.

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