Le 3 malattie respiratorie croniche cui l’INPS riconosce la pensione di invalidità

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Analizziamo insieme agli Esperti di Proiezionidiborsa le 3 malattie respiratorie croniche cui l’INPS riconosce la pensione di invalidità. Anzitutto ricordiamo che esiste una precisa differenza fra la pensione di inabilità e i trattamenti economici che spettano in caso di invalidità. L’INPS assicura il riconoscimento della pensione di inabilità al soggetto che presenta una totale incapacità lavorativa, quindi un’invalidità al 100%.  In presenza di una riduzione delle abilità tale da determinare una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% l’INPS eroga un assegno mensile.

Nell’articolo “Le 2 patologie che danno diritto all’assegno di invalidità civile INPS” il Lettore troverà notizie che potrebbero tornare utili. Accade spesso che non si ottengano benefici e agevolazioni semplicemente perché se ne ignora l’esistenza o si trascura di presentare domanda. Cerchiamo dunque di chiarire quali sono le 3 malattie respiratorie croniche cui l’INPS riconosce la pensione di invalidità. Infatti anche le patologie invalidanti che secondo le tabelle relative alle infermità non danno diritto ad una percentuale elevata potrebbero ottenere un riconoscimento diverso. Ciò a seguito di una visita del medico legale facente parte della Commissione sanitaria che verifichi lo stato di gravità della malattia. A tal proposito conviene consultare le linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti e le percentuali relative alle patologie.

Le 3 malattie respiratorie croniche cui l’INPS riconosce la pensione di invalidità

Perché il soggetto invalido maturi il diritto alla pensione di inabilità occorre ottenere il riconoscimento di una menomazione pari al 100%. Fra le malattie croniche che interessano l’apparato respiratorio ve ne sono alcune cui l’INPS assegna un punteggio di invalidità fra 81% e 100%. Nello specifico, le 3 patologie cui ci riferiamo corrispondono a interstiziopatie severe, a trapianto di polmone con complicazioni e a broncopneumopatie severe.

Il paziente che si sottopone ad un trapianto di polmone e deve fronteggiare complicanze ottiene un punteggio che oscilla fra il 71% e  il 100%. La percentuale di invalidità si attesta fra 81% e 100% in presenza di interstiziopatie  severe e di bronocopneumopatie gravi. Conviene specificare che esistono 3 tipologie differenti di broncopneumopatie severe perché possono essere di carattere asmatico, ostruttivo o restrittivo. La pensione di inabilità spetta ai pazienti che soffrono di queste patologie e per le quali l’INPS riconosce un’inabilità totale, cioè al 100%.

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