Invalidità con Legge 104 e come leggere i verbali dell’INPS

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Una cosa che tutti sanno è che gli invalidi hanno diritto ad alcune prestazioni sia assistenziali che previdenziali. Inoltre anche i parenti di un invalido, hanno diritto a sfruttare alcune agevolazioni molto importanti. Tutto passa da una prassi fissa. Prima il certificato medico di apertura, redatto e inviato telematicamente dal medico di base. Poi la convocazione a visita da parte delle commissioni esaminatrici, sia ASL che INPS. E poi si passa all’arrivo del verbale a casa dell’invalido. Solo dal verbale di può capire se sono state approvate le richieste. Ma questi verbali sono tutt’altro che semplici da comprendere.

Invalidità con Legge 104 e come leggere i verbali dell’INPS

Tra Legge 68 del 1999, Legge 104 del 1992 e normativa INPS sulle invalidità civili, l’argomento è piuttosto elaborato. E questo si evince anche dai verbali destinati ai richiedenti, spesso incomprensibili. Le richieste di un invalido possono riguardare il riconoscimento della disabilità, come previsto dalla Legge 104. Invalidità con Legge 104 però non sono le sole cose richiedibili. Le richieste possono riguardare anche il reinserimento lavorativo come previsto dalla Legge 68/1999. E ancora, possono essere indirizzate all’ottenimento di prestazioni INPS e permessi lavorativi. Una varietà di richieste che portano ad una varietà di articoli e citazioni che finiscono nei verbali delle commissioni mediche. E li rendono di difficile comprensione. Un disabile può presentare all’INPS tutte le domande contemporaneamente.

Come interpretare i verbali delle invalidità

Tutte le risposte e quindi i verbali, sono identici come struttura. Ciò che cambia è l’esito, ovvero il giudizio delle commissioni. Ed è la parte più importante dei verbali. Nei verbali di risposta alle domande di invalidità civile per esempio, hanno nel giudizio anche la percentuale di invalidità assegnata al richiedente. Fino al 33% di invalidità non si ha diritto praticamente a nulla. Dal 45% invece, il richiedente ha diritto all’iscrizione nelle liste di collocamento tra le categorie protette. Fondamentale questi per il diritto a rientrare anche nei benefici della Legge 68 del 1999.

Le indennità

Le indennità invece si percepiscono a partire dal 74% di disabilità certificata che è la soglia per avere diritto all’assegno di assistenza. Naturalmente con il 100% di invalidità si entra nel perimetro anche dell’indennità di accompagnamento. Per i benefici della Legge 104 invece nel verbale ciò che conta è il giudizio della commissione. In questo caso più che il grado conta la definizione. Si può trovare nel verbale la citazione di persona senza handicap, persona con handicap e poi la gravità della disabilità, cioè se superiore a 2/3 e così via.

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