In arrivo tagli allo stipendio e alle pensioni se questa politica non va in porto

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Si è parlato molto in questi giorni della manovra finanziaria legata al recovery fund che permetterebbe all’Italia di uscire dalla crisi. Quello che nessuno dice è che, se tali fondi non fossero utilizzati bene, i lavoratori e i pensionati correrebbero forti rischi. Cerchiamo di capire assieme perché sono in arrivo tagli allo stipendio e alle pensioni se questa politica non va in porto.

Che cos’è il recovery fund e come sta facendo l’Italia ad uscire dalla crisi

Iniziamo a specificare spiegando che cos’è il recovery fund. Con questo termie si fa riferimento a dei soldi messi a disposizione da parte dell’Unione Europea ai suoi Stati membri per superare l’attuale crisi.

Secondo delle indiscrezioni, l’Italia vorrebbe richiedere 120 miliardi di euro in tre anni al fine di far ripartire l’economia. Tutto questo sarebbe quasi normale, se si considera che la maggior parte dei Paesi europei sta adottando logiche similari.

Vi è però un ma che pochi tengono in conto. I soldi verranno erogati entro la fine del 2026. Come potrà l’Italia fare fronte alle problematiche legate a questo periodo di crisi?

In arrivo tagli allo stipendio e alle pensioni se questa politica non va in porto

La risposta data dalla classe politica è data in parte dallo scostamento di Bilancio. Per chi non sapesse di cosa si trattasse, è un aumento del debito italiano, che è già tra i più alti in Europa.

Al momento tale aumento di debito non rappresenta un grande problema per due motivi. Il primo è che, almeno momentaneamente, l’Europa ha permesso ai suoi Stati membri di non seguire le regole di austerità. Secondo, perché i soldi del suddetto recovery fund dovrebbero coprire tutte le spese. Ed è qui che iniziano i problemi.

Non è detto che il fondo per la ripresa europea da cui arriverebbero anche i soldi per il recovery fund venga mai approvato. Per motivazioni politiche, infatti, Ungheria e Polonia stanno facendo ostracismo alla manovra finanziaria.

Se dovessero aver successo e il fondo non fosse aperto, l’Italia si ritroverebbe ad avere il debito pubblico ad uno dei massimi storici. Questo potrebbe portare ad un concreto rischio di commissariamento da parte dell’UE. Nel caso questo succedesse, l’Italia dovrebbe sottostare al volere di Commissari europei che avrebbero un forte influsso sulle decisioni economiche italiane.

La stessa situazione si è attuata negli anni 2000 in Grecia e ha portato a forti misure di austerità. Queste hanno portato ad un taglio delle pensioni e degli stipendi dei cittadini greci. Un futuro che potrebbe attendere anche l’Italia.

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