In arrivo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che crea sconforto nei contribuenti

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento il 6 aprile 2020 che desta molte preoccupazioni. Infatti, è in arrivo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che crea sconforto nei contribuenti. Si tratta di un primo invio di avvisi bonari riguardante la sanatoria delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2017. Ma gli atti non erano bloccati? Purtroppo, l’illusione è finita e il Fisco si è subito attivato.

In arrivo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che crea sconforto nei contribuenti

Molti contribuenti riceveranno in questi giorni avvisi bonari contenenti le anomalie e la sanatoria per la dichiarazione dei redditi 2017. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile 2021, ha dato il via alle notifiche degli atti sospesi. La sospensione è contenuta nel Decreto Rilancio n. 34/2020 all’articolo 157.

L’articolo 157, in relazione agli avvisi bonari, prevede che tutti quelli già elaborati dall’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2020 possono essere inviati. Questo a prescindere dall’anno di competenza.

L’invio ai contribuenti può essere effettuato dal primo marzo 2021.

Questa situazione sconvolge i contribuenti già molto provati dalle restrizioni e chiusure per la pandemia Covid 19.

Cosa sono gli avvisi bonari?

L’avviso bonario è una comunicazione di irregolarità e il contribuente può ritenere che sia sbagliata o concordare con l’irregolarità.

In questi casi il contribuente può regolare l’errore con sanzione ridotta, oltre interessi o imposta.

Nello specifico, il contribuente può effettuare il pagamento entro trenta giorni dal ricevimento della prima comunicazione. In questo caso la sanzione è ridotta ad 1/3 rispetto quella ordinaria. Quindi, il contribuente paga il 10% invece del 30%.

Per le comunicazioni con controlli formali il pagamento è sempre entro trenta giorni dal ricevimento dell’avviso bonario. La sanzione in questo caso è ridotta a 2/3 rispetto a quella ordinaria. Quindi, il 20% invece del 30%.

Inoltre, per i redditi a tassazione separata, non sono dovuti nè sanzioni e nè interessi se il pagamento è eseguito entro trenta giorni. Il conteggio dei 30 giorni parte dal ricevimento dell’avviso bonario.

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