Il turismo annega in un mare di assenze

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Il turismo annega in un mare di assenze. Le prenotazioni turistiche non decollano. Per i prossimi tre mesi si prevede un calo senza precedenti: il turismo annega in un mare di assenze di turisti soprattutto stranieri. La  mobilità oltre confine è ripresa ma gli arrivi nel Belpaese sono ancora centellinati. Cst Firenze per Assoturismo Confesercenti prevede 12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno rispetto all’estate precedente.

Gli affari sottosopra

Questa brusca frenata di ingressi in Italia cancellerà per le imprese afferenti il turismo ben 3,2 miliardi di fatturato. Le lancette dell’orologio turistico vanno indietro di 22 anni: nel 1998 si registrò un’estate peggiore per numero di presenze.

Il peso dei turisti stranieri

Il calo dei visitatori stranieri è una mazzata all’intero comparto turistico. Si prospettano sui 56 milioni di pernottamenti in meno, ben 43 milioni sono turisti esteri. A dover leccarsi le ferite è il comparto alberghiero con una flessione del 30%, segue l’extralberghiero. I valori negativi sono più o meno omogenei al Nord mentre al Sud la flessione sarà più contenuta.  Il calo delle presenze turistiche colpirà le località lacustri e termali in primis. Seguono città d’arte, mete rurali, località montane e marine.

La crisi

La paura di rimetterci soldi visto l’andazzo delle previsioni sulle presenze, ha indotto molti imprenditori ad evitare di aprire al pubblico le strutture ricettive. Sono 23mila le strutture che quest’estate resteranno chiuse. In Italia dunque ci saranno circa 2 milioni di posti letto in meno disponibili. I riflessi saranno anche sul piano occupazionale. Con meno strutture aperte, vuol dire meno lavoro per addetti fissi e stagionali. Ad oggi si stimano 82mila lavoratori in meno per il sistema ricettivo.

Come rilanciare il settore

Il turismo italiano è il biglietto da visita agli occhi del mondo e rappresenta il 13% del Pil. Un progetto specifico sul rilancio del settore va fatto: il presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti suggerisce zone franche con fiscalità di vantaggio per imprese e visitatori. Intanto il turismo annega in un mare di assenze straniere.

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