Il settore della salute potrebbe essere la sorpresa del 2024

Per il settore salute il 2024 si preannuncia molto interessante

Il settore della salute, dopo un anno difficile nel 2023, sembra ora trovare nuova linfa e prospettive più promettenti all’inizio del 2024. Questo settore, che comprende big pharma, small pharma, biotech e attrezzature mediche, ha affrontato diverse sfide nel corso dell’ultimo anno, tra cui l’inflazione, il rallentamento dell’economia, l’incremento dei tassi d’interesse, le restrizioni di finanziamento, i conflitti e la fine dell’era Covid. Quindi, il settore della salute potrebbe essere la sorpresa del 2024.

L’effetto della pandemia sul settore della salute

Le società del settore sanitario, escluse alcune eccezioni come Novo Nordisk ed Eli Lilly, hanno subito la cessazione dell’effetto positivo legato alla gestione della pandemia, la riduzione delle scorte dei distributori, le difficoltà delle small e mid cap (specialmente per le piccole aziende incentrate sull’innovazione) e una significativa diminuzione dell’interesse degli investitori nei confronti del settore. Colossi del settore come Pfizer e Moderna hanno visto crollare i prezzi delle loro azioni rispettivamente del 51% e del 38% nel corso del 2023.

La rinascita  di un settore che ha sofferto molto

Tuttavia, ora sembra che il settore sanitario stia vivendo una sorta di rinascita. I venti contrari stanno perdendo forza, le aziende biotech hanno una serie di trattamenti promettenti in fase di sviluppo e le valutazioni delle aziende del settore sono diventate nuovamente interessanti per gli investitori. Questa tendenza si sta riflesso positivamente negli indici, con lo SMI svizzero che sta particolarmente beneficiando della ripresa del settore sanitario.

In Italia, invece, l’indice settoriale continua a stentare con le azioni Diasorin e Recordati ancora contrastate con la prima che continua a scendere, mentre la seconda riesce a fare meglio dell’indice Ftse Mib.

A differenza di altri indici europei come il CAC francese e il DAX tedesco, che hanno registrato cali rispettivamente dell’1,74% e dello 0,77% dall’inizio dell’anno, lo SMI è in rialzo dello 0,63%. Questa ripresa può essere attribuita alla presenza di importanti aziende del settore sanitario come Roche, Novartis, Alcon, Lonza e Sonova nell’indice svizzero. La prospettiva positiva sembra quindi delinearsi per il settore sanitario, mentre altri settori potrebbero affrontare nuove sfide.

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