Il regime fiscale forfetario col nuovo limite dei ricavi è vantaggioso per tutte queste Partite IVA

Il regime fiscale forfetario è vantaggioso per tutte queste partite IVA

Tassa piatta confermata al 15% pure per il 2023. Ma con la grossa novità rappresentata dai nuovi limiti sul fatturato o sui compensi. Si sale infatti dai 65.000 euro del 2022 agli 85.000 euro del 2023. Ma attenzione a due cose. Ovverosia al via libera da parte dell’UE per la misura e a cosa può accadere in caso di fuoriuscita dal regime fiscale agevolato. Anche subito e quindi nello stesso anno di imposta. Senza aspetto rispetto invece ai paletti del passato meno stringenti.

Il 2023 per molti titolari di Partita IVA si è aperto in Italia con una grossa novità. Una novità che è peraltro largamente attesa già a partire dall’inizio dello scorso mese di dicembre. La novità, nello specifico, riguarda il cosiddetto regime della flat tax. Esso per le Partite IVA resta al 15%, ma è stato esteso. In altre parole, si allarga la platea dei potenziali beneficiari. Tra piccoli imprenditori, liberi professionisti a Partita IVA e lavoratori autonomi.

Così come chi era nel limite dei 65.000 euro di compensi o di ricavi annui ora ha decisamente più margini di manovra. E questo perché, con la Legge di Bilancio per il 2023, il Governo italiano di centrodestra ha portato a 85.000 euro il nuovo limite massimo annuo dei ricavi o dei compensi per rientrare e quindi per mantenere la tassazione agevolata. Che prevede sul reddito imponibile l’applicazione di una tassa piatta al 15% a titolo di imposta sostitutiva.

Con la Legge di Bilancio per il 2023 il Governo ha portato a 85.000 euro il nuovo limite massimo annuo di ricavi o compensi per rientrare nella tassazione agevolata

Con la Legge di Bilancio per il 2023 il Governo ha portato a 85.000 euro il nuovo limite massimo annuo di ricavi o compensi per rientrare nella tassazione agevolata-proiezionidiborsa.it

Il regime fiscale forfetario con il nuovo limite dei ricavi attende il via libera Ue

Quello dei ricavi o dei compensi annui, ora con il limite innalzato, per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni è uno dei requisiti di accesso richiesti proprio per avvalersi del regime agevolato della flat tax. Con un risparmio sulle imposte da versare che è rilevante se si considera che, già per la quota di reddito eccedente i 50.000 euro, la tassazione IRPEF applicata è al 43%.

Il regime fiscale forfetario con il nuovo limite dei ricavi o dei compensi ha validità già per l’anno in corso, ma è subordinato al via libera da parte dell’UE. Al riguardo il Governo italiano ha infatti già inviato alle competenti autorità europee l’apposita richiesta che al momento è al vaglio.

Fatturato sopra i 100.000 euro in regime di flat tax? Ecco cosa succede

Nell’innalzare il limite ai ricavi ed ai compensi, il Governo italiano, che è guidato dalla Premier e leader di FdI Giorgia Meloni, ha comunque introdotto sulla flat tax un paletto. Precisamente, una nuova misura restrittiva in caso di superamento della soglia dei ricavi o dei compensi pari a 100.000 euro. In tal caso, infatti, rispetto invece a quanto precedentemente previsto, ora la fuoriuscita dal regime fiscale agevolato della flat tax sarà immediata. Senza che ci sia più l’attesa del successivo periodo d’imposta.

Il Governo italiano ha introdotto una misura restrittiva sulla flat tax in caso di superamento della soglia di ricavi o compensi pari a 100.000 euro

Il Governo italiano ha introdotto una misura restrittiva sulla flat tax in caso di superamento della soglia di ricavi o compensi pari a 100.000 euro-proiezionidiborsa.it

Inoltre, ricordiamo che è invariato, per l’accesso al regime fiscale forfetario, il limite da rispettare per il costo del lavoro annuo. Un limite che è posizionato a 20.000 euro lordi e nel quale rientra non solo il lavoro dipendente, ma anche quello relativo a collaboratori, anche a progetto, ed al lavoro accessorio.

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