Il domicilio fiscale coincide con la residenza?

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Il domicilio fiscale coincide con la residenza? Quali sono gli aspetti principali di questi termini che spesso si ritrovano in ambito fiscale? Gli Esperti di ProiezionidiBorsa vi spiegano in breve quale significato attribuire a questi importanti concetti che interessano il contribuente.

Quali sono le differenze tra residenza anagrafica e domicilio fiscale

È proprio vero che agli occhi del Fisco non siamo mai invisibili. La nostra identità fiscale richiede una collocazione fisica e determinabile che permetta di rintracciarci e di raggiungervi ovunque siamo. Ebbene, il domicilio fiscale coincide con la residenza dunque?

Partiamo col dire che non è sempre necessario che la residenza anagrafica coincida con il domicilio fiscale. Pensiamo, ad esempio, a quei casi in cui un contribuente risiede all’Estero e conserva il domicilio fiscale in Italia. A cosa serve, allora, il domicilio fiscale?

Con tale termine si suole indicare la principale sede degli affari e degli interessi economici del contribuente. Presso il domicilio fiscale avviene la consueta gestione degli interessi del soggetto tale da rendersi riconducibile a terzi, ad esempio al Fisco. Quello che conta ai fini del domicilio fiscale non è la necessaria e continuativa presenza del contribuente presso tale sede. Piuttosto, è importante la volontà di questi di ritornarvi quando possibile. Pertanto, possiamo rimarcare la differenza tra le due condizioni attraverso una semplice definizione. Quando parliamo di residenza, ci riferiamo al luogo in cui il soggetto ha l’abituale dimora. Con domicilio fiscale, invece, descriviamo il luogo in cui la persona ha fissato la principale sede dei suoi affari ed interessi.

Il domicilio fiscale coincide con la residenza?

Abbiamo già detto che non è necessaria la coincidenza tra domicilio fiscale e residenza. Possiamo ulteriormente mostrare delle differenze in base al tipo di contribuente. Se si tratta di una persona fisica residente in Italia, solitamente il domicilio fiscale si individua nel Comune alla cui anagrafe egli risulta iscritto. Chi produce reddito in diversi Comuni, il domicilio fiscale si individua nel Comune in cui il soggetto produce maggiormente reddito.

Per quanto riguarda le società o le altre persone giuridiche, invece, il domicilio fiscale si rintraccia nel Comune in cui la società ha sede legale. Se manca una sede legale, allora si fa riferimento alla sede amministrativa. Se anche la sede amministrativa non dovesse essere presente, allora si stabilisce il domicilio fiscale presso la sede secondaria o dove si ha stabile organizzazione.

Comunicare il cambio di domicilio fiscale è importante

Un aspetto importante da ricordare è che il cambio di domicilio fiscale si deve comunicare all’Agenzia delle Entrate. Questo per consentire il corretto assolvimento dei controlli fiscali come prevede l’art. 31, comma 2, del D.P.r. 600/1973. La comunicazione all’AdE può avvenire tramite due differenti modalità: tramite presentazione del modulo cartaceo o per via telematica. Il modello da compilare è rinvenibile al link presente qui.

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