I titoli che si sono distinti a Piazza Affari nel bene e nel male

Commento alla giornata di Borsa

La giornata di Borsa ha visto le piazze europee chiudere in ribasso, con il Ftse Mib a Piazza Affari che ha terminato la seduta con una perdita dello 0,5%, attestandosi a 30.327 punti, confermando la debolezza evidenziata in un precedente articolo. La mancanza di Wall Street, chiusa per la celebrazione del Martin Luther King Day, ha contribuito a un contesto di mercato complessivamente debole.

I titoli che si sono distinti a Piazza Affari nel bene e nel male

In questa giornata di contrazione, ecco i titoli che si sono distinti a Piazza Affari. Banca Mediolanum si è distinta con un aumento del 2,3%, seguita da Inwit (+1%) e Italgas (+0,9%). Al contrario, Mps (-2,3%), Saipem (-2,1%) e Pirelli (-2%) hanno registrato ribassi significativi.

A Piazza Affari, ha proseguito il rally del risparmio gestito dopo i dati sulla raccolta per il 2023. Mediobanca Research ha espresso un giudizio positivo sul comparto, promuovendo Banca Mediolanum e Fineco a outperform e Azimut e Banca Generali a neutral. Tuttavia, il comparto bancario è risultato debole, con Banco BPM, BPER BAnca, e Popolari di Sondrio tra gli istituti più esposti ai tagli dei tassi.

Nel resto del listino, doValue ha registrato un crollo del 21,15% a seguito di una revisione dei conti per i primi nove mesi del 2023. Dall’altra parte, Unieuro ha guadagnato il 3,37% grazie ai risultati positivi per i primi nove mesi dell’esercizio 2023-2024. Piaggio è stata in evidenza con un aumento del 3,77%, ottenendo il riconoscimento di Mediobanca come top pick e ricevendo una promozione a outperform dagli analisti, grazie ai solidi fondamentali del mercato delle due ruote in Europa e in Asia Pacifico e alla ricca pipeline.

I dati che hanno movimentato la giornata

I dati sul Pil annuale della Germania hanno evidenziato una contrazione dello 0,3% nel 2023, sottolineando le sfide che la principale economia europea sta affrontando. Tuttavia, la revisione del dato relativo al terzo trimestre ha evitato una recessione tecnica, fermandosi allo 0,0%.

Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e a Taiwan, insieme a dati economici deludenti nell’area euro, hanno contribuito alla giornata di debolezza sui mercati finanziari. Gli investitori restano in attesa di sviluppi chiave, inclusi i dati sul PIL cinese, i discorsi dei banchieri centrali a Davos e l’inizio della stagione delle trimestrali.

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