I Leoni di Sicilia, come portare i dolci dei Florio sulla tavola del Natale: dove comprarli e quanto costano

L'attrice Miriam Leone-Foto da imagoeconomica

Nella serie tv tratta dal romanzo di Stefania Auci, nulla viene lasciato al caso. I piatti serviti nei sontuosi pranzi offerti dai Florio si attengono rigidamente alle ricette della ricca tradizione siciliana. I dolci in particolare sono stati realizzati da un famoso laboratorio di pasticceria palermitano. Ecco quale.

Golosamente attratti da cassatine, trionfi di gola e minne di virgini?  I Leoni di Sicilia ci hanno immerso in un Mondo fatto di sogni, ambizioni e ascesa sociale, ma anche di pranzi sontuosi e piatti raffinati. Da riprodurre a tavola, magari per Natale, o da acquistare online per una soluzione più pratica.

Le prelibatezze della serie tv

Ne I Leoni di Sicilia si racconta la storia dei Florio una famiglia palermitana, ma di origini calabresi, che nei primi decenni dell’Ottocento costruisce un vero e proprio impero economico. I protagonisti, Vincenzo Florio e Giulia Portalupi, interpretati da Michele Riondino e Miriam Leone, ci introducono in ambienti sfarzosi ricostruiti in alcune delle dimore private più belle di Sicilia. Le cene e i pranzi sontuosamente allestiti rappresentano quanto di meglio la tradizione culinaria del tempo poteva offrire.

Memorabile la festa nuziale per il matrimonio tra Ignazio Florio, figlio di Vincenzo e Giulia, e la baronessa Giovanna D’Ondes Trigona. L’ambientazione è quella di Palazzo Mirto, una dimora storica che si trova nell’antico quartiere della Kalsa. Da splendida abitazione della famiglia Filangeri ora è una casa museo, trasformata sia pure momentaneamente in set cinematografico. Nelle belle stanze affrescate e riccamente arredate occupa un posto d’onore il tavolo riservato ai dolci, i più golosi della tradizione siciliana.

I Leoni di Sicilia: i dolci dei Florio

Le raffinate preparazioni provengono da un noto laboratorio di pasticceria conventuale, I Segreti del Chiostro, la dolceria del Monastero di Santa Caterina a Palermo. Un tempo erano le monache di clausura a preparare dolci prelibati per la nobiltà del tempo. Ogni monastero aveva le sue ricette segrete, custodite gelosamente. Oggi quella tradizione rivive ne I Segreti del Chiostro, la pasticceria che si trova nel centro storico di Palermo, ma che dispone anche di uno shop online.

Basta un click per avere direttamente a casa dolci di mandorle e pistacchi, cassate siciliane, biscotti e frolle ripiene realizzati con le antiche ricette. Una cassata fridda del peso di un chilo costa 30 euro. Con 32 euro si può acquistare una scatola grande di 20 pasticcini dai nomi improbabili: nucatoli, pantofole, sospiri di monaca o papali. Per assaggiare le minne di virgini, cupolette glassate al limone con ripieno di crema di ricotta si spendono 4 euro, 3 euro per un trifì all’arancia, cuore morbido con un velo di cacao.

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