I finanziamenti agevolati a imprese sociali, culturali e creative

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Per i progetti di investimento che sono di rilevante interesse pubblico è tutto pronto. Per la concessione di credito agevolato grazie a risorse che, complessivamente pari a 200 milioni di euro circa, sono messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico. I destinatari della misura del MiSE, in particolare, sono le cooperative. Quelle aventi la qualifica di Onlus. Nonché tutte le imprese che operano con la finalità dell’utilità sociale ma anche con le finalità culturali e creative.

Per l’operatività della misura, a favore delle imprese dell’economia sociale, sarà siglata un’apposita convenzione. Tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), il Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) e la Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Con le imprese che potranno presentare le istanze di accesso all’agevolazione a partire dalle ore 12 del 13 ottobre del 2022.

I finanziamenti agevolati a imprese sociali, culturali e creative

Nel dettaglio, il controvalore dei progetti di utilità sociale e di particolare interesse pubblico dovrà essere compreso in un intervallo. Precisamente, tra un minimo di 100.000 euro e un massimo di 10 milioni di euro. Calcolato al netto dell’IVA. Con i finanziamenti agevolati alle imprese sociali che, per esempio, sono accessibili per la valorizzazione e per la tutela dell’ambiente oppure dei beni culturali.

Ma anche per incrementare, all’interno dell’impresa dell’economia sociale, l’occupazione per quel che riguarda le categorie svantaggiate. Tra i progetti di investimento ammessi, inoltre, ci sono pure quelli per i brevetti, per le licenze e pure per l’acquisto di software. Ma a patto che sia strumentale all’attività d’impresa.

Come è strutturata l’agevolazione con il credito agevolato alle imprese. Quelle dell’economia sociale

Per accedere all’agevolazione, l’impresa dell’economia sociale dovrà stipulare due contratti di finanziamento. Uno con il sistema bancario, quindi al tasso di mercato vigente, e l’altro a tasso agevolato, che è pari a solo lo 0,50% annuo. E questo grazie proprio alle risorse stanziate. In particolare, la durata del finanziamento a tasso agevolato potrà essere pari a massimi 15 anni, includendo pure il periodo di preammortamento. In questo caso per una durata massima di quattro anni.

La misura, che include ora tra i potenziali beneficiari pure le imprese dell’economia sociale che guardano al territorio, è stata rimodellata, e anche rilanciata con l’apertura dei termini, a ottobre 2022, come sopra accennato. In forza a un nuovo decreto, quello del Ministero dello Sviluppo Economico, riportante la data dell’8 agosto del 2022.

La misura, inoltre, sarà resa operativa solo a seguito della sopra citata convenzione, tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e la Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

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