Gli italiani si guardano bene dallo sprecare soldi e cibo

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Non tutti i mali vengono per nuocere: il lockdown ha cambiato le abitudini dei nostri connazionali nel giro di pochi mesi. Gli italiani si guardano bene dallo sprecare soldi e cibo. Oggi è la Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari. Coldiretti ha diffuso una indagine su come gli italiani si comportano in cucina. Il 54% delle persone intervistate ha annullato oppure diminuito gli sprechi alimentari e nel contempo ha ottenuto benefici anche sul portafogli.

Quali strategie sono state adottate

Le famiglie in cucina badano bene a non eccedere sul cibo per poi gli scarti farli finire nell’immondizia. Inoltre c’è una maggiore attenzione al consumo del prodotto entro la data di scadenza e fare la spesa con prodotti a chilometri zero, più freschi, che durano di più. Finalmente nella mente degli italiani c’è maggiore consapevolezza sul valore del cibo.

Perché risparmiare sul cibo produce vantaggi

Gli italiani hanno appreso la lezione sul risparmio del cibo. Questa azione offre non solo un miglioramento etico ma determina anche altri vantaggi. Risparmiare cibo ha risvolti sul piano economico e ambientale perché si riduce il dispendio energetico e si fa economia sullo smaltimento dei rifiuti.

Quanto spreco alimentare facciamo

Nelle case degli italiani lo spreco alimentare è diminuito rispetto allo scorso anno del 25%. Attualmente a livello pro capite si spreca cibo per 36 chilogrammi all’anno. I cibi che vengono sprecati di più sono verdura e frutta fresca, pane, cipolle e aglio, latte, yogurt, formaggi, salse e sughi. Nonostante la maggiore attenzione posta al problema c’è ancora molto da fare. La Coldiretti ha calcolato che ogni famiglia getta cibo nella spazzatura per 4,91 euro a settimana. In un anno parliamo di 6,5 miliardi.

Come contenere lo spreco

Gli italiani per evitare spreco alimentare stanno attenti quando vanno a fare la spesa: acquistano solo quello che serve. In questo modo si evita di far rovinare il prodotto nella dispensa oppure nel frigo. Se qualcosa resta in cucina inutilizzato si rispolvera una vecchia tradizione: gli avanzi si usano per il pasto successivo. Le famiglie hanno imparato anche a donare in beneficenza i prodotti alimentari non consumati. A fronte di ciò gli italiani si guardano bene dallo sprecare soldi e cibo.

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