Giornata difficile per i mercati azionari che chiudono tutti in territorio negativo

La seduta del 17 gennaio ha visto una debolezza generalizzata su tutti i mercati azionari

Brutta seduta su tutte le Borse che risentono di news che sono state interpretate negativamente. Quindi, giornata difficile per i mercati azionari che chiudono tutti in territorio negativo.

Giornata difficile per i mercati azionari che chiudono tutti in territorio negativo

Nelle borse europee, la giornata si è chiusa in territorio negativo, influenzata dalle incertezze legate al possibile taglio dei tassi. Nonostante un calo iniziale, il Ftse Mib italiano è riuscito a contenere le perdite, chiudendo a -0,79% e mantenendosi sopra la soglia dei 30.000 punti. Allo stesso modo, Parigi ha registrato un calo del 1%, Francoforte dell’0,8%, e Londra del 1,5%. Le affermazioni della presidente della BCE, Christine Lagarde, a Davos, hanno sottolineato la sua fiducia che i tassi di interesse abbiano raggiunto il picco, ma ha sottolineato la necessità di mantenere restrizioni. Lagarde ha indicato un possibile consenso tra i governatori per un taglio dei tassi entro l’estate, ma ha espresso cautela rispetto ai suoi colleghi, affermando che i dati macroeconomici guideranno la politica monetaria.

Cosa è successo a Piazza Affari?

In ambito azionario italiano, Mediobanca è stata la migliore performer, chiudendo a +2,56%. Il settore bancario ha mostrato solidità, con Mps (+2,08%), Banco Bpm (+1,39%) e Bper (+0,98%). Al contrario, il settore del lusso ha registrato vendite, con Moncler e Brunello Cucinelli in calo rispettivamente del 2,78% e dell’1,75%. A pesare sull’intero comparto è stato il calo del PIL cinese ai minimi degli ultimi trent’anni.

Cosa accade sul Forex e sul mercato delle commodities?

Sul fronte valutario, l’euro si è indebolito a 1,08594 dollari rispetto all’1,0924 della vigilia. Il mercato del petrolio ha registrato un calo, con i contratti del WTI e del Brent in flessione rispettivamente dello 0,94% a 71,84 dollari e dell’1,26% a 77,32 dollari al barile. Nel mercato del gas, i contratti scambiati ad Amsterdam hanno registrato una perdita del 6,7% a 27,65 euro al megawattora. Lo spread italiano ha chiuso in rialzo a 160 punti, rispetto ai 156 punti della chiusura precedente. In generale, gli investitori sembrano elaborare la prospettiva di un taglio dei tassi in arrivo più avanti nell’anno, rispetto alle previsioni iniziali.

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