Fondi per riparare le tubature colabrodo e contrastare la dispersione idrica, l’Italia seconda in Europa per prelievo d’acqua potabile

idriche

Quasi un miliardo e mezzo per mettere una toppa. È la cifra decisa dal Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili in sinergia con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Maria Rosaria Carfagna. Non a caso il problema delle perdite d’acqua riguarda in particolare il Mezzogiorno che conta su condotte molto vecchie. E non è tutto perché il Governo ha deciso di stanziare nei prossimi anni una cifra pari a circa 2,7 miliardi per riqualificare le infrastrutture idriche nazionali. Si tratta di un intervento massiccio che punta anche ad agire contro la crisi climatica e le crescenti siccità che attanagliano varie regioni. In ultimo il Piemonte e la piana del Po.

Sono stati finanziati già dei progetti in Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia sulla base di un bando presentato lo scorso novembre (2021). 313 milioni cui si aggiungeranno 169 milioni. I dati li comunica direttamente il dicastero. Lo stesso rende noto che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando per 900 milioni di euro finalizzato sempre a finanziare progetti per la riduzione di perdite idriche. Di questi il 40% è destinato al Meridione.

Fondi per riparare le tubature colabrodo e contrastare la dispersione idrica, l’Italia seconda in Europa per prelievo d’acqua potabile

«L’acqua è una delle priorità che ho posto nella gestione del React-Eu, il primo programma di solidarietà e coesione varato sull’onda della pandemia. Adesso cominciamo a vedere i frutti del lavoro avviato un anno fa» ha commentato il Ministro Mara Carfagna. «Finanziamo opere attese da anni sulle reti idriche delle principali città meridionali, comprese aree in assoluta emergenza come quelle di Enna, Palermo e Napoli. Entro il 2023, la scadenza fissata dal React, avremo messo in sicurezza centinaia di chilometri di acquedotti-colabrodo. Le ulteriori risorse PNRR consentiranno di archiviare la stagione dell’acqua a singhiozzo, o a giorni alterni, che per molti cittadini meridionali non è un occasionale imprevisto ma un disastro che si ripete ogni estate» conclude la titolare del dicastero per il Sud e la Coesione territoriale.

Rapporto ISTAT

Un resoconto ISTAT dello scorso anno rende conto, tra gli altri elementi, dei livelli di dispersione idrica. La percentuale a livello nazionale è del 42%. Leggiamo dal rapporto che «ogni 100 litri immessi nel sistema ben 42 non sono consegnati agli utenti finali. Per le cattive condizioni dell’infrastruttura idrica si disperdono 3,4 miliardi di metri cubi: 156 litri al giorno per abitante». Numeri consistenti che a fronte di una situazione generale che va verso il surriscaldamento non possiamo più permetterci. Le estati sempre più roventi implicano tra l’altro un consumo sempre maggiore di acqua potabile. Sempre l’ISTAT rende conto del fatto che l’Italia è seconda in Europa per prelievo d’acqua potabile per abitante. A soffrire particolarmente è il Sud che spessissimo si vede razionare la risorsa idrica nel periodo estivo se non addirittura interrompersi per guasti e rotture improvvise. Gli interventi si rendono più che mai necessari.

Fondi per riparare le tubature colabrodo e contrastare la dispersione idrica, l’Italia è la seconda in Europa per prelievo d’acqua potabile. I consumi sono destinati ad aumentare ed urge contrastare perdite consistenti.

Consigliati per te