Esami e visite che dovremmo fare per diagnosticare questo problema al cuore

cuore

Per comprendere meglio il ruolo che il cuore ha all’interno del nostro corpo dobbiamo immaginarlo come una sorta di motore, o pompa. Il cuore, infatti, è il perno della circolazione sanguigna ed ha il compito di prelevare ossigeno dai polmoni e trasportarlo agli organi ed ai tessuti dell’intero organismo, di fatto nutrendoli.

Ricoprendo una funzione così importante, dovrebbe essere nostra premura proteggerlo quanto più possibile, attuando una serie di comportamenti orientati verso la prevenzione. Vi sono, infatti, numerose malattie che potrebbero colpire il muscolo cardiaco ed è importante, quindi, sapere quali sono gli esami e visite che dovremmo fare per scovarle in tempo.

Una patologia che può interessare anche il cuore

Tra le patologie più complesse, e anche difficili da prevenire, troviamo sicuramente l’amiloidosi. Quest’ultima si manifesta a seguito di un eccessivo accumulo di amiloide (un complesso insolubile di proteine) all’interno di vari organi. Quando questi ammassi si formano nel cuore, parliamo di amiloidosi cardiaca. Questa patologia, in poche parole, provoca un irrigidimento delle pareti del miocardio, danneggiando così il muscolo e compromettendone le funzioni.

Cause e sintomi dell’amiloidosi cardiaca

Anche se si tratterebbe di una malattia difficile da prevenire (e che fino a poco tempo fa era addirittura considerata rara), oggi potremmo essere in grado di individuarne le cause. In generale, si distinguono innanzitutto due tipi di amiloidosi: quella da catene leggere (AL) e quella da transtiretina (ATTR).

La prima forma non è ereditaria e si sviluppa a causa di una sovrapproduzione di catene leggere (frammenti di anticorpi) da parte di un clone di plasmacellule. La seconda forma, invece, potrebbe avere anche cause ereditarie e si manifesta per via dell’accumulo della proteina transtiretina.

Tuttavia, si riconoscono altre forme di amiloidosi più rare, come quella associata a lunghi trattamenti di dialisi, o quella ricollegata a patologie infiammatorie croniche.

Potendo colpire più organi contemporaneamente, l’amiloidosi si manifesterebbe con una vasta gamma di sintomi. Per quanto riguarda quelli legati al cuore, solitamente potrebbero esserci palpitazioni, mancanza di fiato, ipotensione o gonfiore alle caviglie.

Esami e visite che dovremmo fare per diagnosticare questo problema al cuore

Dopo essersi confrontati con il proprio medico, un modo per diagnosticare l’amiloidosi potrebbe essere quello di sottoporsi a vari test ed esami. Tra questi, ricordiamo:

  • gli esami del sangue, che potrebbero servire anche ad escludere altre patologie ematologiche;
  • la risonanza magnetica cardiaca;
  • l’ecocardiogramma colorDoppler;
  • l’elettrocardiogramma;
  • la scintigrafia con tracciante osseo.

Nel caso in cui venga diagnosticata un’amiloidosi da transtiretina, infine, potrebbe essere necessario sottoporsi ad un’analisi genetica, così da individuare le forme ereditarie associate alla mutazione.

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