Erano 7 anni che l’euro non surclassava così il dollaro in un solo giorno

euro dollaro

Dopo un pessimo inizio di settimana, l’euro era arrivato a perdere circa il 2,4% nelle prime 4 sedute, in una sola seduta la moneta unica europea ha recuperato tutte le perdite. Erano 7 anni che l’euro non surclassava così il dollaro in un solo giorno. Era dal dicembre del 2015, infatti, che l’euro non guadagnava più del 2% in una singola seduta.

A differenza di settimana scorsa, quando i dati USA avevano attenuato la mossa delle BCE, questa volta hanno affossato il biglietto verde. Il dollaro, infatti, è crollato dopo che il rapporto sui salari non agricoli degli Stati Uniti per il mese di ottobre ha mostrato che la più grande economia del Mondo ha creato più nuovi posti di lavoro del previsto. Tuttavia, ha anche mostrato segni di rallentamento con un tasso di disoccupazione più alto e un’inflazione salariale più bassa.

Subito dopo i dati il dollaro è salito, ma è sceso man mano che gli operatori di mercato assimilavano il rapporto sui posti di lavoro. Si è notato, infatti, che i dati non erano tutti positivi e che sostenevano l’idea che la FED potesse rallentare il ritmo dei futuri rialzi dei tassi.

Da notare che il rafforzamento dell’euro sul dollaro potrebbe anche avere un impatto positivo sul caro bollette.

Erano 7 anni che l’euro non surclassava così il dollaro in un solo giorno: le indicazioni dell’analisi grafica

Il 4 novembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 0,9962, in rialzo del 2,18% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un ribasso dello 0,03%.

Un rialzo di oltre il 2% non poteva non portare a un’inversione rialzista. Ecco, quindi, che adesso le quotazioni puntano all’obiettivo più probabile in area 1,0192 (I obiettivo di prezzo). Una chiusura superiore a questo livello, poi, potrebbe aprire le porte a una continuazione rialzista almeno fino in area 1,0654 (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 1,1116.

Viceversa, una chiusura giornaliera inferiore a 0,9906 potrebbe spingere il cambio nuovamente verso area 0,95.

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Grazie al forte recupero, le quotazioni hanno recuperato sul filo di lana il supporto in area 0,9953. Nulla, quindi, cambia rispetto a settimana scorsa con il cambio impostato al rialzo e che punta al II obiettivo di prezzo in area 1,0370. La massima estensione rialzista si potrebbe andare a collocare in area 1,0787.

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