Ecco quanto si prende di pensione INPS a 66 anni con 20 di contributi anche col cumulo

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Ai lavoratori ormai vicini all’età pensionabile conviene seguire gli ultimi aggiornamenti riguardanti gli assegni previdenziali. A volte lasciare l’impiego un po’ prima potrebbe essere vantaggioso. In altri casi invece potrebbe essere una scelta infelice da un punto di vista economico. Non dimentichiamo infatti che chi anticipa il pensionamento da 1 a 5 anni subisce questi tagli sul rateo mensile. E ciò spesso succede non perché sia penalizzante di per sé la misura previdenziale di cui si approfitta. Molto più semplicemente con l’anticipo pensionistico si finisce con l’accumulare meno montante contributivo.

E anche l’assegno spettante ovviamente ne risente perché si tiene conto dei versamenti effettuati presso le casse previdenziali. Potrà godere di ratei mensili più alti chi ha alla proprie spalle una lunga storia contributiva. Al contrario, gli importi diminuiscono drasticamente se la copertura assicurativa riguarda una manciata di anni. Per avere un’idea si potrebbe considerare a quanto ammonta la pensione di un lavoratore di 64 anni con 20 anni di contributi.

Purtroppo alcuni dipendenti pubblici o privati non possono rimandare il momento del pensionamento. Sono le condizioni di salute che a volte infatti impongono di abbandonare la professione qualche anno prima del raggiungimento dei requisiti. Ciò spiega perché anche con questi problemi di salute  e malattie è possibile andare in pensione prima senza tagli. Secondo gli esperti ecco quanto si prende di pensione INPS a 66 anni con 20 di contributi anche col cumulo. Chi infatti ha versato la contribuzione in più casse assicurative può usare il sistema del cumulo per soddisfare i requisiti contributivi. In tal modo non si rischia di perdere i contributi che sono stati accreditati in casse differenti.

Ecco quanto si prende di pensione INPS a 66 anni con 20 di contributi anche col cumulo

Similmente a quanto accade con la totalizzazione, il cumulo consente di sommare a titolo gratuito i contributi versati presso altre casse. Il Decreto ministeriale n.282/1996 contiene le disposizioni per far valere e ricongiungere i contributi versati in più gestioni pensionistiche.  Tuttavia chi sceglie di far convogliare tutta la contribuzione nella gestione separata dell’INPS è soggetto al calcolo contributivo. Il che significa che l’Ente previdenziale calcolerà l’importo dell’assegno spettante sul sistema di calcolo interamente contributivo.

Ha diritto al pensionamento a 66 anni con 20 anni di copertura assicurativa solo il lavoratore che raggiunge un importo minimo. È necessario infatti che l’ammontare degli assegni previdenziali non sia inferiore a specifiche somme di denaro. E per la pensione sia in regime di totalizzazione che di cumulo l’importo minimo deve essere pari a 690,42 euro al mese. Pertanto il trattamento previdenziale con i suddetti requisiti anagrafici e contributivi deve almeno raggiungere questo importo. In altri termini per andare in pensione a 66 anni con 20 di contribuzione il rateo mensile dovrà essere pari a 1,5 volte l’assegno sociale.

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