Ecco quanto prenderà di reversibilità INPS la vedova il cui marito percepiva 1.100 euro di pensione netta

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In alcune famiglie l’unica entrata fissa mensile è rappresentata dallo stipendio o dal trattamento previdenziale di un solo componente. Di conseguenza, potrebbero verificarsi una condizione di difficoltà economica quando muore il titolare dei ratei pensionistici. A sostegno dei coniugi superstiti l’Ente previdenziale eroga assegni mensili il cui importo cambia in riferimento a diverse variabili.

Anzitutto l’ammontare del trattamento diminuisce se la vedova lavora o percepisce già la pensione. Sono previste, infatti, riduzioni per chi produce redditi da lavoro o beneficia di trattamenti previdenziali. La percentuale di decurtazione aumenta in proporzione alla situazione reddituale complessiva fino a dimezzarsi. In altri casi invece l’INPS paga 655 euro in più ad alcuni percettori di trattamento ai superstiti in base al montante contributivo che posseggono.

Gli assegni ai vedovi aumentano anche in base all’importo degli assegni pensionistici del titolare defunto. Secondo il calcolo dei consulenti ecco quanto prenderà di reversibilità INPS la vedova il cui marito percepiva 1.100 euro di pensione netta. A ciò si devono aggiungere gli altri assegni mensili che spettano nel momento in cui il coniuge superstite raggiunge quest’età. Infine, si deve tener conto che il calcolo della percentuale spettante dipende anche dall’eventuale presenza di figli fiscalmente a carico. Il genitore vedovo che deve provvedere al mantenimento di uno o più figli matura il diritto a spettanze più consistenti. Ciò tuttavia solo se sussistono specifici requisiti anagrafici o in caso di iscrizione a corsi di studio universitario o di specializzazione.

Ecco quanto prenderà di reversibilità INPS la vedova il cui marito percepiva 1.100 euro di pensione netta

Non esistono, invece, limiti di età se il figlio risulta inabile al lavoro secondo le indicazioni presenti nel Decreto legislativo n.31/2008. L’assegno previdenziale è più alto se fra gli aventi diritto rientrano sia il coniuge che i figli. Nello specifico, la presenza di un figlio a carico dà diritto ad una percentuale pari all’80%.

Ne consegue che se il defunto percepiva 1.100 euro netti la vedova con un figlio riceverà ratei di 880 euro circa. Diversamente, in presenza di due o più figli, l’ammontare degli assegni raggiungerebbe la somma di 1.100. Ciò perché non si applicano riduzioni sui ratei spettanti se nel nucleo familiare vi sono 2 o più figli. In mancanza di prole, invece, la percentuale cui la vedova ha diritto scende al 60%. Pertanto ipotizzando sempre lo stesso importo pensionistico del defunto percepirebbe ratei mensili di circa 660 euro.

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