Ecco quanto prenderà di pensione una donna con stipendi entro 1.500 euro e 5 anni di contributi INPS

donna

Per smettere di lavorare e vivere serenamente gli anni della vecchiaia è necessario anche avere una piccola rendita mensile. Bisogna pertanto garantirsi un minimo assegno previdenziale che consenta di affrontare i costi della terza età.

Ricordiamo a quanto ammontano attualmente le pensioni minime, soprattutto a chi non ha alle spalle una lunga carriera lavorativa. Purtroppo la presenza di lunghi periodi di inoccupazione penalizza pesantemente l’importo degli assegni pensionistici. I buchi contributivi sono più presenti nelle carriere delle lavoratrici che si sono dovute spendere nella cura di figli e famiglia. La scarsa anzianità contributiva è spesso causata anche dall’ingresso tardivo nel mondo del lavoro. Il versamento di un numero ridotto di contributi però abbassa sensibilmente l’ammontare dei trattamenti previdenziali.

Il che significa che anche una donna con stipendi entro 1.500 euro potrebbe ricevere ratei mensili di importo modesto. Al contrario, ecco a quanto ammontano nel 2022 gli assegni pensionistici delle lavoratrici di 64 anni con 20 anni di contribuzione. Incrementando la copertura assicurativa si può contare su entrate mensili più alte.

Entriamo nel dettaglio. Dunque, ecco quanto prenderà di pensione una donna se si considera inoltre che l’importo spettante potrebbe diminuire o aumentare anche in base al sistema di calcolo che l’INPS applica. Per determinare la somma di denaro cui ha diritto il lavoratore si ricorre infatti al criterio contributivo, retributivo o misto. Ciò a seconda che la decorrenza dell’anzianità contributiva parta dal periodo antecedente o successivo al 31 dicembre 1995. Oltre a ciò le lavoratrici che rientrano in specifiche fasce reddituali possono ottenere una pensione minima di oltre 500 euro in questi casi.

Ecco quanto prenderà di pensione una donna con stipendi entro 1.500 euro e 5 anni di contributi INPS

Almeno fino al 2022 il requisito anagrafico necessario per il pensionamento con soli 5 anni di contributi richiede il compimento di 71 anni. Inoltre ad essi spetta la pensione di vecchiaia contributiva. Ciò equivale a dire che hanno accesso a questo trattamento previdenziale soltanto i lavoratori che non hanno contributi versati prima del 1996.

Quando si raggiunge l’età pensionabile con 5 anni di contributi non ci si potrà attendere un assegno mensile particolarmente alto. Se una lavoratrice percepiva una retribuzione mensile di circa 1.500 euro si ritroverà ad aver versato poco più di 6.000 euro di contributi all’anno. Pertanto con stipendi annui di 20.000 euro avrà accumulato in 5 anni di servizio un montante assicurativo di circa 33.000 euro. Applicando a questi dati il coefficiente di trasformazione l’INPS erogherà un assegno pensionistico mensile all’incirca pari 160 euro. Anche le lavoratrici con una dignitosa retribuzione si troveranno quindi a percepire ratei previdenziali di importo assai modesto.

Consigliati per te