Ecco quando il bollo auto fa scattare accertamenti dall’Agenzia delle Entrate anche se regolarmente pagato

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Abbiamo già visto sulle pagine di ProiezionidiBorsa che le ispezioni del Fisco sono particolarmente attente quando si tratta di automobili. L’acquisto di un veicolo troppo costoso, rispetto al reddito presumibile dell’acquirente, potrebbe subito richiamare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate.

Un’altra causa di guai per il contribuente potrebbe essere il mancato pagamento del bollo auto. In questo caso, l’Agenzia aprirebbe subito una cartella esattoriale per la riscossione del debito. Ma, anche quando il contribuente paga regolarmente la tassa dovuta, potrebbe esserci qualcosa che non va. Anzi, in alcuni casi, è proprio il pagamento del bollo che può dare il via ai controlli. Dunque, ecco quando il bollo auto fa scattare accertamenti fiscali e come possiamo fare per evitarlo.

Il legame tra bollo e redditi che non lascia scampo al contribuente

Esiste più di un legame tra il bollo auto (la tassa sul possesso dell’autovettura) e i possibili accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. In primo luogo, come accennato in precedenza, c’è l’eventualità del bollo evaso. Il Fisco, in questo caso, agirà per riscuotere la tassa quanto prima, aprendo una cartella esattoriale a nome del proprietario.

In secondo luogo, il nesso tra bollo e accertamenti può venirsi a creare quando la tassa corrisposta è particolarmente elevata. Infatti, l’ammontare del bollo non è altro che uno specchio del valore dell’auto.

Specialmente dopo l’entrata in vigore del superbollo, riformato nel 2011 nell’ambito del Decreto Salva Italia, il Fisco può rintracciare con facilità le “auto di lusso”. Il superbollo, infatti, è una tassa aggiuntiva al bollo tradizionale a carico dei proprietari di automobili con potenza superiore ai 185 kilowatt. In altre parole, chi paga il superbollo attira l’attenzione dell’Agenzia.

Ecco quando il bollo auto fa scattare accertamenti dall’Agenzia delle Entrate anche se regolarmente pagato

L’Agenzia delle Entrate può facilmente risalire al costo dell’automobile a partire dal bollo versato. Se un contribuente versa il superbollo, il fatto implica che abbia un’auto parecchio costosa.

A partire dal bollo, il Fisco può determinare il valore dell’auto e, in seguito, usare questo dato per calcolare il reddito presunto del proprietario. Se il reddito calcolato non giustifica l’acquisto di una “supercar”, allora scatteranno di certo gli accertamenti dell’Agenza delle Entrate.

Per evitarlo non ci sono strade, se non quella di essere in piena regola. Anche il proprietario che afferma di aver acquistato l’auto usufruendo del reddito di un familiare dovrà provare il legame tra donazione ricevuta e somma versata.

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