Ecco gli sfortunati che subiscono tagli del 50% alle pensioni di reversibilità INPS

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L’acquisizione del diritto alla pensione di reversibilità soggiace a vincoli che riguardano non solo il grado di parentela, ma anche alcuni requisiti economici. In alcuni casi il reddito che percepisce il destinatario della pensione ai superstiti determina una riduzione della spettanza. Ecco gli sfortunati che subiscono tagli del 50% alle pensioni di reversibilità INPS nel 2021.

A quanto ammonta la reversibilità INPS del familiare?

La pensione di reversibilità rientra tra quei trattamento previdenziali a cui hanno diritto i familiari a carico del pensionato o lavoratore defunto. Come abbiamo visto nell’articolo “A quanto ammonta la pensione di reversibilità in base al beneficiario” una prima riduzione si verifica proprio in base al destinatario. Ci sono infatti casi in cui si riceve il 100% della pensione e casi in cui il diritto al trattamento scende al 15% ad esempio. Tuttavia, su questo ammontare, potrebbero scattare delle ulteriori riduzioni che praticamente dimezzano l’importo. Quando si verifica questa circostanza?

Ecco gli sfortunati che subiscono tagli del 50% alle pensioni di reversibilità INPS in base agli indici di rivalutazione 2021

L’importo della pensione di reversibilità non è fisso. Esso infatti segue delle leggere variazioni in base agli adeguamenti periodici che risentono dell’andamento dell’inflazione. Nel caso delle pensioni più alte, ad esempio, si segue il meccanismo di rivalutazione in base a determinati scaglioni. A concorrere al calcolo della reversibilità della pensione è presente anche il reddito del beneficiario del trattamento. Se ad esempio il titolare della pensione è il coniuge, questi potrebbe subire un ricalcolo laddove percepisce dei redditi sopra una determinata soglia.

Nello specifico, se il reddito del titolare risulta superiore a 33.512,70 euro, la reversibilità viene dimezzata. In buona sostanza, in situazioni simili la percentuale di cumulabilità della reversibilità con gli altri redditi è pari al massimo al 50%. Ciò accade quando il reddito personale supera 5 volte il trattamento minimo. Nel 2021 l’ammontare del trattamento minimo corrisponde a 6.702,54 euro per 13 mensilità in base a quanto stabilisce la circolare INPS n. 148/2020. Facendo una semplice moltiplicazione, si raggiunge il tetto di reddito che fa scattare il taglio della reversibilità.

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