Ecco come l’INPS chiede soldi indietro: uno dei casi esemplari

Pasquale Tridico Presidente INPS-Foto da imagoeconomica

Un curioso caso di cronaca porta l’attenzione su una anomalia abbastanza frequente che riguarda l’INPS e i disoccupati che prendono la NASPI dall’INPS. Parliamo della indennità per disoccupati involontari INPS che spesso introduce situazioni al limite dell’immaginazione. Ecco come l’INPS chiede soldi indietro, e prendiamo spunto da questo fatto recente.

Un disoccupato o almeno così sembrava, è riuscito a prendere ben 18.000 euro di NASPI dall’INPS anche se aveva un lavoro a tempo indeterminato. E solo per puro caso la Guardia di Finanza ha scoperto il tutto. E adesso l’INPS chiederà la restituzione delle somme indebitamente percepite dal diretto interessato.

Indebita fruizione di sussidi, indennità e aiuti di Stato

Un uomo di 30 anni aveva trovato un lavoro stabile in Svizzera da cui recuperava un reddito pari a 3.500 franchi svizzeri al mese. L’uomo, residente in Italia, nel momento in cui ha perduto l’ultima occupazione in Italia per licenziamento (prima di trovare questo lavoro in Svizzera o dopo, saranno gli inquirenti a scoprirlo) ha presentato la domanda di NASPI. Una domanda puntualmente accolta e quindi, l’interessato è riuscito ad entrare nel perimetro dei beneficiari della NASPI.

L’uomo però adesso rischia di essere citato in giudizio per indebita percezione di sussidi, indennità e aiuti di Stato. Ma se una denuncia è il rischio che corre, la certezza è la restituzione delle somme di NASPI percepite, che l’uomo dovrà per forza di cose pagare all’INPS. La NASPI è l’indennità che l’INPS eroga a chi perde il proprio lavoro. In pratica è un vero ammortizzatore sociale che non può essere percepito quando un lavoratore risulta ufficialmente occupato. Il nostro soggetto del caso di cronaca sarebbe stato capace di prendere ben 18.000 euro di NASPI nonostante avesse uno stipendio fisso e un posto di lavoro in Svizzera.

Prende ben 18.000 euro di disoccupazione ma risulta assunto, ecco come l’INPS chiede soldi indietro

Ciò che finisce sotto la lente di ingrandimento è la lentezza con cui le autorità italiane scoprono questo genere in situazioni. In pratica nonostante il beneficiario della NASPI fosse stipendiato in Svizzera con un regolare contratto di lavoro, l’INPS ha proseguito a versargli un’indennità per il 2021 e 2022. A tal punto che si parla di 18.000 euro di somme indebitamente percepite. E solo per puro caso che lo Stato Italiano è venuto a conoscenza di questa situazione.

Perché ad un controllo doganale al valico del San Bernardo, l’uomo è risultato con un regolare permesso Svizzero di categoria B per muoversi dall’Italia alla Svizzera e viceversa. Questo genere di permesso è un permesso di lavoro che lo Stato elvetico dà a fronte di un contratto di lavoro di almeno un anno di durata. Grazie all’intervento della Guardia di Finanza nel controllo doganale del soggetto e con l’incrocio delle banche dati è emerso che l’uomo risultava beneficiario dell’indennità di disoccupazione in Italia. Ed ecco che adesso l’INPS ha sospeso l’indennità per il finto disoccupato che adesso oltre a dover restituire i 18.000 euro potrebbe dover rispondere delle accuse di false dichiarazioni per prendere aiuti di Stato.

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