Ecco chi sono i proprietari di case che rischiano di pagare di più con la riforma del catasto e in quali città

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Il Governo ha promesso che nessuno pagherà di più con la riforma del catasto. Tuttavia, sono diversi mesi che se ne parla ed, effettivamente, la prima domanda che sorge spontanea è chi pagherà più tasse. A fronte della promessa proveniente dal Capo del Governo, si è portati a soffermarsi sullo scopo della riforma. Se è vero che essa non graverà economicamente su nessuno, allora dovrebbe ridursi ad una manovra di natura esclusivamente burocratica. Si pensi che il registro catastale non viene aggiornato da oltre 30 anni. Nonostante ciò, appare alquanto improbabile che un siffatto riordino della materia, non porterà a nessun tipo di variazione delle imposte. Si consideri che ad oggi, a causa proprio degli errori catastali, vi sono persone che, ingiustamente, non pagano le imposte o ne pagano un ammontare assai ridotto.

Ipotesi su chi dovrebbe pagare di più in seguito alla riforma

In considerazione di quanto osservato, dovrebbero ipotizzarsi più tasse per chi possiede uno o più immobili, con determinate caratteristiche catastali. Infatti, sembra un vero controsenso che la riforma venga fatta ma le imposte debbano continuare a fondarsi sulle preesistenti risultanze catastali. Non avrebbe senso, infatti, fare la riforma in difetto di qualsivoglia cambiamento concreto. L’obiettivo di essa è proprio quello di allineare le rendite catastali al valore reale delle abitazioni. Non a caso, alcuni pagano meno tasse di quelle che dovrebbero, mentre altri pagano più del dovuto.

Ciò perché, per esempio, la casa ha potuto perdere valore nel corso del tempo. Dunque, ecco chi sono i proprietari di case che rischiano di pagare di più o di meno. Secondo una stima della UIL, in generale, le rendite catastali potrebbero aumentare del 128%. In particolare, invece, vi saranno maggiori aumenti in determinate città dove la sproporzione tra quanto si paga e quanto si dovrebbe pagare è maggiore.

Ecco chi sono i proprietari di case che rischiano di pagare di più con la riforma del catasto e in quali città

Ecco, dunque, le città più a rischio: a Trento si prevede un aumento del 189%, a Roma del 183%, a Palermo del 164% e a Milano del 123%. Il tutto, potrebbe essere accompagnato anche da più tasse sulla successione degli immobili e sulla divisione. Si tratta, infatti, di imposte che dipendono proprio dal valore della rendita catastale. Sicché, ad onta delle premesse, è del tutto inverosimile che non si avranno variazioni nella tassazione degli immobili.

D’altro canto, il catasto è proprio l’inventario di tutti i beni immobili presenti sul territorio. Di talché, molti di quelli che non pagano le tasse o pagano sproporzionatamente poco, finora, hanno giocato proprio sul mancato aggiornamento. Le rendite catastali, infatti, sono del tutto disallineate dalla realtà, in quanto l’ultimo aggiornamento risale al lontano 1989. A beneficiare della situazione sono soprattutto i proprietari di immobili siti in zone turistiche come: Roma, Sardegna, Toscana, Liguria e Milano. A rimetterci, invece, sono quelli delle zone interne del sud Italia.

Approfondimento

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