Ecco chi paga queste spese nel comodato d’uso gratuito di un immobile

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Il comodato d’uso è un contratto previsto dal codice civile all’articolo 1803. Consiste nell’accordo per cui una parte consegna all’altra una cosa, sia mobile che immobile. Il soggetto che la riceve può usarla per l’uso e per il tempo convenuti con il proprietario. Ha, però, l’obbligo di restituire la cosa quando il comodante, cioè il proprietario, gliela chieda. Il comodato è gratuito. Se si chiedesse un prezzo per il prestito di un bene, ad esempio un immobile, avremmo un contratto diverso. Infatti, si tratterebbe di locazione.

Secondo il codice civile chi riceve la cosa in comodato la deve conservare con diligenza. E deve usarla solo per l’uso concordato nel contratto. Nell’obbligo di conservare la cosa in buono stato rientra anche il dovere di pagare le spese di ordinaria manutenzione. L’articolo 1808 prevede espressamente che per le spese di ordinaria amministrazione non ci sia il diritto al rimborso. Mentre le spese straordinarie spettano al proprietario. Tanto che l’articolo 1808 comma 2 dice che il comodatario ha diritto al rimborso delle spese necessarie e urgenti eventualmente effettuate.

La manutenzione straordinaria

La Cassazione ha parlato delle spese di manutenzione straordinaria con la sentenza 1216 del 2012. Dunque, ecco chi paga queste spese nel comodato qualora esse si presentino. Il caso era quello di un comodatario che, di sua iniziativa, sosteneva delle spese di straordinaria manutenzione della casa ricevuta. Senza chiedere nulla al proprietario, perché le riteneva necessarie e urgenti. Dopo aver fatto questi lavori chiedeva al proprietario il rimborso di tali spese. Il proprietario, però, replicava che non solo non era stato sentito, ma poi che i lavori effettuati non erano necessari e urgenti.

Secondo il proprietario quei lavori non venivano eseguiti a regola d’arte, e dunque avevano pregiudicato l’integrità strutturale dell’immobile. Non solo, quindi, erano lavori non necessari e urgenti, ma anzi, si concretizzavano in un’operazione complessivamente dannosa per l’immobile. Tramite l’aiuto di una CTU, in giudizio, la replica del proprietario di casa si dimostrava fondata.

Ecco chi paga queste spese nel comodato d’uso gratuito di un immobile

Dunque, la Cassazione non solo non concedeva il rimborso delle spese effettuate dal comodatario, ma lo condannava a risarcire il proprietario. Infatti, quelle operazioni avevano diminuito il valore dell’immobile, perché ne avevano compromesso la struttura. Andando a violare la norma del codice civile che impone al comodatario di conservare in buono stato la cosa ricevuta. Dunque, attenzione ad intraprendere lavori straordinari in immobili ricevuti in comodato o presi in affitto. È sempre bene concordarli con il proprietario perché altrimenti potremmo rimetterci di tasca nostra.

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