Dopo il ricovero di Berlusconi come cambia lo scenario politico italiano?

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La situazione di salute del noto imprenditore e politico ha posto diversi interrogativi ad analisti e politologi.

Quali prospettive non solo per il partito, ma anche per l’esecutivo a guida Meloni? Cambiano gli scenari politici interni ed in quale direzione? Dopo il ricovero di Berlusconi come cambia lo scenario politico italiano?

Se gli scenari politici internazionali non risparmiano mai sorprese, anche il nostro Paese non è da meno.

Ha certamente sorpreso molti non tanto il ricovero di Silvio Berlusconi, quanto una patologia, da cui è affetto da circa due anni.

Si tratta di una particolare forma di leucemia cronica. Con questo tipo di malattia si può anche convivere a lungo e non è detto, infatti, che la stessa assuma aspetti particolarmente evolutivi. Ma comunque, non fosse che per l’età di Berlusconi, in molti si chiedono come possa cambiare, eventualmente, lo scenario politico italiano.

Cambia lo scenario politico in Forza Italia?

Solitamente questa domanda viene riferita all’ipotesi che Berlusconi ceda il suo ruolo a qualcun’altro. In realtà, come molti in Forza Italia sostengono, il partito ed il suo leader si identificano fortemente. E nulla succede, senza il consenso di Berlusconi.

L’attuale coordinatore Tajani, ha anche ufficialmente smentito ipotesi di cambio ai vertici. Almeno sinora dobbiamo quindi ritenere che il partito continui con una forte identificazione con il suo leader. Ed anche la recente riorganizzazione tende a dimostrarlo.

Infatti la linea seguita dalla Ronzulli, su alcuni punti in disaccordo con l’esecutivo e con la Meloni, ad esempio in materia di vaccini, è stata ridimensionata, anche tramite un cambio dei capigruppo parlamentari. Ha infatti prevalso la linea di Marta Fascina, favorevole ad un maggior raccordo con le posizioni della Premier.

Ma tutto questo non si è verificato contro la volontà di Berlusconi, ma, anzi, in base ad una precisa direttiva del leader.

Ed un domani?

Gli scenari futuri possono ovviamente cambiare. Tende comunque a prevalere, tra gli analisti, l’opinione che i parlamentari di Forza Italia, anche in caso di cambio al vertice del partito, o restino in uno stesso partito, o quanto meno nel quadro delle forze dell’attuale maggioranza. Quindi in un arco parlamentare ricompreso tra Forza Italia, Lega e FDI, o qualche forza minore, parte del centro destra.

Anche perché il maggior attrattore politico per questi parlamentari, esterno all’attuale maggioranza, ossia il cosiddetto terzo polo di Renzi e Calenda, attualmente più che prossimo ad un matrimonio, pare invece a rischio di divorzio.

Che rilievo assume Forza Italia nello scenario politico italiano?

Ma quale peso politico riveste Forza Italia?

Alle ultime elezioni politiche la Lega e Forza Italia hanno ottenuto, insieme, circa la metà del consenso elettorale di FDI.

Si potrebbe quindi pensare che il peso politico di questi due partiti sia modesto.

Occorre però distinguere due piani diversi.

Un conto è il consenso elettorale.

Ben altro conto è il peso politico di una forza politica.

Da questo punto di vista, un partito potrebbe ottenere un consenso anche molto più modesto di altre forze. Ma avere un peso maggiore.

Questo elemento si verifica, quando il numero di parlamentari è determinante per ottenere una maggioranza parlamentare. Ma non solo.

Dopo il ricovero di Berlusconi come cambia lo scenario politico italiano?

Anche se senza quei parlamentari, potesse ugualmente aversi una maggioranza a favore di un esecutivo, quest’ultimo, per poter governare, avrebbe necessità di una maggioranza parlamentare sufficientemente larga.

Infatti, nel nostro ordinamento costituzionale, l’esecutivo non ha un potere autoreferenziale. E governare significa far passare i provvedimenti in Parlamento.

Ma succede spesso che non sempre tutti i parlamentari siano presenti.

Considerando le assenze, spesso la maggioranza parlamentare che vota a favore di un provvedimento governativo, non è pari al totale dei parlamentari di maggioranza, ma più contenuta. Ed ecco, quindi, che possono diventare rilevanti tutte le presenze.

Un conto, quindi, è se un partito da solo o con altri partiti, gode comunque di un peso numerico rilevante, al netto dei parlamentari di altre forze.

Ben altro conto è se il Governo necessita di un numero di presenze, che riguardi anche un partito minore della coalizione.

Ecco spiegato perché in un Governo anche un partito con minor consenso elettorale di altri, può avere un peso politico decisamente superiore.

E perché il Governo Meloni avrebbe delle difficoltà, in caso di defezione di uno dei partiti di maggioranza.

Gli scenari per il Governo Meloni: quali prospettive?

I recenti cambiamenti in Forza Italia hanno rafforzato la posizione della premier Meloni.

In particolare, sono state ridimensionate posizioni critiche che, a partire da Licia Ronzulli, riguardavano, ad esempio, il tema della vaccinazioni.

La linea del partito è divenuta maggiormente filo meloniana, ma anche i recenti dati economici, oggetto del DEF, evidenziano scenari migliori del previsto per il nostro Paese. Dati che quindi rafforzano la premiership di Giorgia Meloni.

Al momento paiono quindi improbabili scossoni nel Governo o alla linea politica della Premier in carica.

E, quanto a futuri scenari di Forza Italia, ogni ipotesi di consistente cambiamento degli attuali equilibri pare quanto meno prematura. 

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