300 milioni di lavoratori rischiano la disoccupazione nei prossimi anni, ma non in questi settori

300 milioni di lavoratori rischiano la disoccupazione nei prossimi anni

L’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, incluso l’Italia, potrebbe causare uno tsunami occupazionale senza precedenti. Secondo uno studio circa 300 milioni di posti di lavoro sono a rischio nei prossimi anni. Tuttavia, coloro che svolgono alcune professioni specializzate potrebbero essere meno colpiti dalla perdita di lavoro causata dall’automazione. Scopriamo quali sono queste professioni.

Il possibile devastante impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del lavoro

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta trasformando il mondo del lavoro, creando nuove opportunità ma anche nuove sfide. Secondo uno studio di Goldman Sachs intitolato: The potentially large effects of Artificial Intelligence on economic growth, l’AI potrebbe avere un impatto significativo sulla crescita economica. Nel prossimo settennio, l’Intelligenza Artificiale potrebbe cancellare oltre 300 milioni di posti di lavoro in tutto il Mondo. Quelli che richiedono competenze ripetitive e di routine sono i più a rischio.

Non esistono settori specifici che saranno più colpiti di altri. Tutti i settori occupazionali, dai settori amministrativi a quelli legali, bancari e finanziari, saranno interessati. Inoltre, l’AI potrebbe anche sostituire alcuni lavori manuali e altamente specializzati. È quindi importante che i lavoratori, e chi sta entrando nel mondo del lavoro, si preparino adeguatamente a questa rivoluzione digitale per essere competitivi sul mercato occupazionale.

300 milioni di lavoratori a rischio ma anche nuove opportunità di lavoro

Tuttavia, secondo lo studio l’Intelligenza Artificiale potrebbe anche creare nuove opportunità di lavoro, specialmente in settori come la programmazione e l’ingegneria del software. Per affrontare questa trasformazione, è fondamentale investire nella formazione e nello sviluppo di competenze specializzate che possano adattarsi all’evoluzione del mercato del lavoro. In questo modo, le persone potranno sviluppare le competenze necessarie per lavorare con l’AI e trarre vantaggio dalle opportunità che essa offre.

Inoltre, la diffusione dell’intelligenza artificiale porterà anche profondi mutamenti nel modo di eseguire moltissimi lavori, senza per questo cancellarli. L’AI renderà alcune occupazioni meno ripetitive, lasciando così più spazio alla creatività e all’innovazione. Ciò potrebbe anche lasciare più tempo libero perché certe mansioni si svolgeranno più velocemente.

Lavori e professioni su cui puntare per i prossimi 5-10 anni

Nei prossimi 5 o 10 anni, l’Intelligenza Artificiale cambierà molte cose, abbiamo letto che 300 milioni di lavoratori rischiano il posto. Tuttavia ci sono ruoli che non potranno essere sostituiti. Come accadde con la rivoluzione industriale, quando le macchine agricole
cambiarono il lavoro dei contadini, ma non lo fecero sparire del tutto. Anche oggi, nel terzo millennio, in Italia ci sono migliaia di lavoratori che raccolgono a mano frutta e verdura, mentre negli USA la coltivazione del mais viene gestita da poche persone.

Secondo una ricerca condotta dall’Università LUM, i lavori più richiesti e meglio retribuiti nei prossimi 10 anni saranno quelli in ambito digitale, come l’e-commerce manager, il SEO specialist e il data scientist. Tuttavia, ci saranno anche opportunità di lavoro in altri settori, come infermieri, avvocati di affari internazionali,
criminologi e imprenditori della ristorazione. Ruoli che l’AI
non potrà mai sostituire.

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