Domanda subito sbloccata per i 175 euro a figlio dall’INPS presentando gratis questo documento entro il 30 giugno per non perdere 525 euro di arretrati

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Le novità introdotte dal Governo dal 1°marzo scorso hanno impattato in maniera radicale le buste paga dei lavoratori. Sono spariti dalla busta paga di marzo gli emolumenti relativi ad ANF e detrazioni, tanto per i figli fino a 21 anni di età che per il coniuge, se a carico.

Il Governo ha deciso di sostituire queste misure con l’assegno unico universale sui figli. L’onere del pagamento di queste somme per i familiari a carico del lavoratore sono così passati dal datore di lavoro all’INPS direttamente.

Sempre l’INPS eroga l’assegno unico anche ai beneficiari del reddito di cittadinanza. Con tutti i classici ritardi che in genere accompagnano le novità di questo genere nella loro fase iniziale. Molte domande sono bloccate ancora con i lavoratori che aspettano novità. 

Domanda subito sbloccata per i 175 euro a figlio dall’INPS presentando gratis questo documento entro il 30 giugno per non perdere 525 euro di arretrati

L’assegno unico universale per i figli a carico è pari a 175 euro a figlio per chi ha un ISEE fino a 15.000 euro, per poi scalare fino al completo azzeramento con ISEE sopra i 40.000 euro. Poi ci sono delle maggiorazioni in base alla tipologia del nucleo familiare. Infatti ci sono:

  • 105 euro al mese in caso di figli disabili molto gravi e non autosufficienti; 
  • 95 euro al mese in caso di figli con disabilità grave; 
  • 85 euro al mese in caso di figli con disabilità media. 
  • 80 euro al mese per i figli maggiorenni a prescindere dalla gravità della disabilità;
  • 85 euro al mese per ogni figlio successivo al secondo con ISEE fino a 15.000 euro e poi a scalare;
  • 100 euro al mese a nucleo familiare in presenza di 4 o più figli;
  • 30 euro al mese a figlio se entrambi i genitori lavorano fino a 15.000 euro di ISEE e poi a scalare;
  • 20 euro al mese in più a figlio per le madri sotto i 21 anni di età.

Bisogna adempiere a un obbligo per sbloccare l’assegno 

L’assegno unico per i beneficiari del reddito di cittadinanza è automatico. Ma anche se non ci vuole domanda, occorre presentare il modello “RDC-COM/AU”. Si tratta del modello che serve per il ricalcolo del reddito di cittadinanza quando sopraggiungono variazioni ma dedicato espressamente all’assegno unico sui figli.

L’INPS ha fermato molte domande in attesa del modello, soprattutto ad alcune particolari categorie di famiglie. Per famiglie con genitori separati, per esempio. La motivazione è proprio collegata al modello “RDC-COM/AU”. In questo caso entrambi i genitori devono compilare questo modulo. Lo stesso vale per le famiglie dove sono presenti figli non invalidi ma maggiorenni fino a 21 anni di età non compiuti.

La compilazione del modello è determinante, tanto per ricevere l’assegno unico che per ricevere le maggiorazioni. La compilazione del modello e il suo invio può essere effettuato collegandosi al sito ufficiale dell’INPS e autenticandosi con la CIE, la CNS o lo SPID.

Per chi non ha credenziali, le vie sono due: si utilizza il canale dei patronati o si provvede a richiedere lo SPID con procedure semplici e gratuite. Domanda subito sbloccata per i 175 euro, quindi, con tanto di arretrati per i mesi di marzo, aprile e maggio, cioè per almeno 525 euro a figlio.

Approfondimento 

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