La seconda metà di giugno si preannuncia molto interessante per gli azionisti delle quotate sulla Borsa italiana, grazie ai pagamenti dei dividendi. Si tratta di un’operazione fondamentale, perché consente agli investitori di ricevere i proventi derivanti dai titoli posseduti. Il giorno cruciale sarà il 23 giugno, quando verranno staccate ben 20 cedole da parte di società molto influenti.
Stacco cedole giugno 2025: calendario ricco per le quotate sulla Borsa italiana
Nella prima decade del mese di giugno 2025, sono state già staccate alcune cedole, nei giorni 2, 5 e 9. Il giorno 16 e il 23, poi, si concluderà l’attuale tornata. In particolare, lo scorso 2 giugno (nonostante la festività), sono state staccate 4 cedole:
- Convergenze ha pagato un dividendo di 0,02 euro;
- EMAK ha riconosciuto un dividendo di 0,025 euro;
- FNM ha corrisposto un dividendo di 0,0184 euro;
- Tinexta ha pagato un dividend di 0,3 euro.
In via eccezionale, giovedì 5 giugno (di solito lo stacco cedole avviene sempre di lunedì) è stato disposto il pagamento del dividendo da 1,12 euro di Eurocommercial Properties.
Il 9 giugno lo stacco ha interessato le seguenti 4 società:
- Franchi Umberto Marmi, con un dividendo di 0,1 euro;
- Eprcomunicazione, con un dividendo di 0,035 euro;
- Renovalo, con un dividendo di 0,035 euro;
- SVAS Biosana, con un dividendo di 0,25 euro.
Il 16 giugno, invece, saranno solo gli azionisti di una quotata sul Mid Cap a essere remunerati, ossia quelli di Ferretti, che riconoscerà un dividendo di 0,1 euro, con pagamento al 18 giugno.
Cresce l’attesa per il 23 giugno: l’elenco delle società che pagano i dividendi
Ma il vero e proprio “dividend day” di giugno 2025 sarà lunedì 23, anche se la maggior parte delle aziende provvederà al pagamento di singole tranche e non di dividendi totali. In particolare, le società interessate saranno le seguenti:
- Acea, con un dividendo di 0,95 euro;
- Ariston Holding, con un dividendo di 0,08 euro;
- Carel Industries, con un dividendo di 0,165 euro;
- Digitouch, con un dividendo di 0,03 euro;
- ENAV, con un dividendo di 0,27 euro;
- Hera, con un dividendo di 0,15 euro;
- IREN, con un dividendo di 0,1283 euro;
- Leonardo, con un dividendo di 0,52 euro;
- Mare Engineering Group, con un dividendo di 0,02 euro;
- MFE A, con un dividendo di 0,27 euro;
- MFE B, con un dividendo di 0,27 euro;
- OVS, con un dividendo di 0,11 euro;
- Promotica, con un dividendo di 0,09 euro;
- Pirelli & C, con un dividendo di 0,25 euro;
- Poste Italiane, con un dividendo di 0,75. Si tratta del saldo dopo l’acconto di 0,33 euro distribuito a novembre 2024 su un totale di 1,08 euro;
- STMicroelectronics, con un dividendo di 0,0900 dollari. Si tratta della prima delle 4 tranche previste;
- SNAM, con un dividendo di 0,1743 euro;
- Simone, con un dividendo di 0,01 euro;
- Tamburi Investment Partners, con un dividendo di 0,16 euro;
- Terna, con un dividendo di 0,277 euro.
I pagamenti di tali cedole, però, avverranno il successivo 25 giugno. Ricordiamo che si tratta di somme lorde e, dunque, va sempre calcolata la tassazione dividendi. È opportuno, poi, chiarire che il giorno dello stacco il valore dei titoli cala di un ammontare quasi pari alla cedola riconosciuta. Si tratta di quello che viene definito “effetto dividendo” ed è una conseguenza naturale della liquidità versata dalle società agli azionisti.
Tale fenomeno va valutato ai fini degli investimenti. Per esempio, non è mai conveniente comprare azioni in prossimità dello stacco solo con il fine di ottenere il dividendo, perché il prezzo ridotto dell’azione potrebbe essere rendere l’operazione non proficua. Per tale motivo, è sempre opportuno analizzare l’insieme delle caratteristiche delle quotate.