Cosa succede quando esplode una centrale nucleare e come difendersi dalle radiazioni e dalla contaminazione di acqua e alimenti

centrale nucleare

Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è tornato l’incubo nucleare. E questo non solo perché Vladimir Putin nei giorni scorsi ha dichiarato l’allerta per il sistema difensivo nucleare. Ma anche perché in Ucraina ci sono le centrali atomiche, con la conseguenza che potrebbe bastare un missile russo fuori bersaglio a generare una catastrofe. Come accadde a Chernobyl nel 1986. Al riguardo si è già sfiorato nei giorni scorsi l’incubo nucleare, prima proprio a Chernobyl e poi pure a Zaporizhzhya. Sebbene ufficialmente la Russia abbia più volte ribadito di non voler attaccare in Ucraina le centrali atomiche.

Cosa succede quando esplode una centrale nucleare e come difendersi dalle radiazioni e dalla contaminazione di acqua e alimenti

In caso di esplosione di un reattore, come a Chernobyl nel 1986, alla morte ed alla distruzione si aggiungono pure gli effetti nocivi di lungo termine delle radiazioni, nel raggio di decine di chilometri. Inoltre, la nube radioattiva, in maniera incontrollabile, andrebbe ad attraversare molti Paesi europei. Con la conseguente contaminazione di aria, acqua ed alimenti.

Riguardo a cosa succede quando esplode una centrale nucleare, nelle vicinanze del sito, l’onda d’urto causa traumi e lesioni fisiche che nella maggioranza dei casi portano alla morte immediata. E quando ciò non accade la morte sopraggiunge pure a causa dell’avvelenamento da radiazioni. In più, l’esplosione di un reattore genera un’intensa fonte di calore che causa ustioni ed anche la cecità temporanea o permanente. A causa della luce liberata al momento dell’esplosione.

Come allestire un bunker antiatomico, dal cibo agli arredi

Ecco perché, al fine di difendersi dall’esplosione e dalle radiazioni, la popolazione opta per nascondersi all’interno dei bunker. Che devono essere già predisposti per vivere sottoterra per lungo tempo al fine di evitare l’esposizione alle radiazioni. In più, nel rifugio devono essere presenti cibi in scatola, e comunque a lunga conservazione, e l’acqua potabile. Ma anche, tra l’altro, le batterie, i letti, i servizi igienici ed i generatori di corrente.

Per numero di bunker antiatomici che sono presenti sul territorio, in Europa il Paese più attrezzato è la Svizzera. In caso di guerra nucleare o di esplosione di una centrale atomica, infatti, la Svizzera è dotata di un numero di bunker antiatomici tale da poter ospitare l’intera popolazione. Si stima che in Svizzera ci siano oltre 5.000 rifugi antiatomici pubblici. Ai quali si aggiungono oltre 350.000 bunker che, costruiti sotto le case e sotto gli edifici, proteggono non solo dall’atomica. Ma anche in caso di attacchi con armi batteriologiche.

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