Cosa ne faranno del Governo?

Renzi

Ebbene: giorni di piena crisi di identità, i decreti che viaggiano senza un padrone e il Paese allo sbando senza una guida. Ma chi ha messo sotto scacco il Governo, cosa chiede? Cosa ne faranno del Governo? Domande difficili, a cui ha cercato di dare una regia il Presidente Mattarella, mettendo l’out out tra un Conte Ter e un Governo politico con a capo una figura trainante di spessore. In questo grande caos, il mandato per ricomporre la crisi era stato dato al Presidente della Camera, Roberto Fico. Come indicato, quindi, la prima ipotesi messa in campo dal Capo dello Stato, era quella di un Conte Ter, ossia quella di: ritrovare la maggioranza di Governo smarrita, tra i disertori e gli “irresponsabili”.

Il ricatto

Ma a quale costo e a quali condizioni Renzi intendeva concedere questa possibilità? Ebbene, le condizioni di Italia Viva erano le seguenti:

1) sostituzione certa del Ministro della Giustizia, Bonafede, il cui destino era già appeso ad un filo, considerata la mozione di sfiducia già avanzata mesi prima, nei suoi confronti.

2) Il veto dei renziani, inoltre, si estendeva anche alla Ministra della Pubblica Istruzione Azzolina;

3) sul ministro dell’Economia Gualtieri e 4) sulla Ministra del Lavoro Catalfo. Sicchè, queste teste sarebbero dovute saltare, con l’entrata in scena e il cambio di poltrona a favore di Teresa Bellanova, che uscendo dalla finestra, sarebbe rientrata dalla porta principale e, naturalmente, Maria Elena Boschi, già Ministra della Riforme costituzionali e Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio! Insomma, il cosiddetto rimpasto misto alla matriciana, caratterizzato dai cambi di poltrona e rientro in scena di protagonisti leggermente adombrati dai decreti emergenziali di Conte ….Sicchè, alla domanda: “cosa ne faranno del Governo?”, si sarebbe risposto per il cambio pelle, con nuovi protagonisti della fiction “Aggiungi un Posto a Tavola”. A fronte delle predette condizioni, gli unici che avrebbero, molto probabilmente, mantenuto la poltrona, sarebbero stati: il Ministro della Salute Speranza, quello della Difesa Guerini, della Cultura Franceschini e degli Affari regionali Boccia. Il resto, a casa, con felicitazioni!

Scontro fratricida e il No a Renzi

Evidentemente, Renzi ha tirato troppo la corda e Fico è tornato al Colle, dicendo: No! Niente Conte ter e niente rimpasto. E ciò, nonostante il tentativo di Renzi di rimangiarsi le condizioni iniziali estremamente rigide, al fine di alleggerire la presa. Tuttavia, non c’è stato modo di riportare dietro i grillini, del tutto lontani dalla volontà della sottomissione. Sicchè, Mattarella, riaccogliendo il mittente, ha dato il via alla seconda fase, ossia: la ricerca di un personaggio di alto profilo. Sarà Mario Draghi?

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