Cosa fare se l’aumento previsto sulla pensione non arriva

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La Redazione di ProiezionidiBorsa aveva analizzato in un recente articolo, le modalità di accesso agli aumenti pensionistici previsti dall’INPS. Una recente sentenza della Consulta, ha infatti stabilito che l’importo di molte pensioni di invalidità non fosse coerente con i principi della Costituzione. Per questo motivo, il Governo ha emanato la Legge 77/2020, introducendo un aumento per i trattamenti pagati a tutti i maggiorenni.

Non solo, quindi, agli ultrasessantenni come previsto precedentemente. Le modifiche determinano nuovi importi per queste pensioni che salgono da 286,81 euro a 651,51 euro mensili per tredici mensilità. Inoltre, la circolare INPS 107/2020 ha indicato nella mensilità di novembre il primo pagamento comprensivo degli arretrati calcolati dal 20 luglio. In altre parole, migliaia di persone dovrebbero aver trovato nelle pensioni pagate in questi giorni circa 2.000 euro in più. Non per tutti, però, è andata così. In questo articolo capiremo cosa fare se l’aumento previsto sulla pensione non arriva.

Un meccanismo automatico

Da quanto affermato da diversi CAF, non tutte le pensioni pagate nell’ultima settimana di ottobre vedono riconosciuto l’aumento previsto. Molti interessati sono sul piede di guerra già da diversi giorni, poiché avevano visualizzato in anticipo il cedolino pensionistico on line. L’INPS sembra aver risposto celermente a tutte le lettere di protesta, spiegando i motivi del mancato accredito. Ovviamente, in molti casi, si tratta semplicemente di un ritardo dovuto all’enorme mole di dati da gestire.

Lo Staff di ProiezionidiBorsa intende quindi tranquillizzare i Lettori che rientrino nelle categorie indicate dalla Legge 77/2020. Ricordiamo che l’aumento avverrà automaticamente per chi percepisce una pensione di invalidità e non supera la soglia reddituale di 8.469,63 euro. Oppure l’importo di 14.447,42 cumulando anche i redditi del coniuge. Per calcolare i limiti reddituali vanno considerati tutti i redditi imponibili, sia a fini IRPEF che oggetto di tassazione separata, corrente o alla fonte.

Cosa fare se l’aumento previsto sulla pensione non arriva

Chi ritenesse di avere tutti i requisiti previsti dalla normativa ma di non essere tenuto in debita considerazione dall’INPS, potrà presentare la RED. Ossia una domanda telematica disponibile sul sito ufficiale dell’INPS. Ricordiamo che questa procedura rientra nei servizi offerti da CAF e patronati, che potranno aiutare i cittadini nella redazione della domanda. Con questa ricostruzione reddituale, l’Ente previdenziale potrà valutare eventuali integrazioni, dimenticanze od omissioni. Procedendo quindi all’aggiornamento dell’importo della pensione, se dovuto. Ecco, quindi, cosa fare se l’aumento previsto sulla pensione non arriva.

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