Conviene andare in pensione prima o è più vantaggiosa la pensione di vecchiaia INPS?

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Insieme agli Esperti di Redazione valuteremo se conviene andare in pensione prima o è più vantaggiosa la pensione di vecchiaia INPS. Il lavoratore che si avvicina all’età pensionabile si chiede se sia davvero utile continuare a lavorare e a versare contributi all’INPS. Uscendo con qualche anno di anticipo rispetto ai tempi che il requisito anagrafico impone, non potrebbe forse risparmiare fatica e versamenti all’assicurazione? Ma occorre anche considerare che versando contributi per un numero inferiore di anni anche l’importo dell’assegno pensionistico sarà più basso. E ovviamente bisogna sapere per tempo a quanto ammonta il taglio sul rateo mensile.

L’articolo “Come e chi può andare in pensione a 63 anni senza tagli sull’assegno INPS?” potrebbe fornirvi una prima guida. Prima di presentare domanda di pensionamento, più che il confronto con amici e parenti, sarebbe utile conoscere la percentuale di perdita sull’assegno mensile. E soprattutto occorre fare calcoli precisi per capire se conviene andare in pensione prima o è più vantaggiosa la pensione di vecchiaia INPS. Per tranquillizzare il Lettore ci preme ricordare che per determinare l’importo della pensione e del prepensionamento si ricorre allo stesso sistema di calcolo.

Conviene andare in pensione prima o è più vantaggiosa la pensione di vecchiaia INPS?

Secondo l’articolo 24 della Legge 214/2011 il lavoratore ha possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia o di optare per l’anticipo pensionistico. La convenienza dell’uno o dell’altro trattamento previdenziale dipende dai fattori che incidono sulla scelta del singolo contribuente. A livello economico abbandonare il lavoro con 4 o 5 anni di anticipo non conviene. E ciò perché l’importo della pensione aumenta in modo proporzionale al montante contributivo che si possiede al momento della domanda all’INPS.

Se, dunque, per ogni anno di contribuzione cresce l’ammontare dell’assegno mensile, è conveniente trattenersi al lavoro più a lungo. La scelta del prepensionamento spesso, invece, scatta in presenza di altre motivazioni personali che riguardano altre variabili. Ad esempio, alcuni lavoratori potrebbero presentare problemi di salute o di famiglia o magari sostengono molte spese per raggiungere la sede lavorativa. Ne consegue che solo in alcuni casi e per specifiche esigenze dei contribuenti può risultare vantaggiosa l’opzione di un anticipo pensionistico

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