Con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 62 anni?

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Il lavoratore che intende anticipare di qualche anno l’uscita dal mondo del lavoro, si domanda spesso quali siano le soluzioni che il sistema previdenziale offre. Con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 62 anni ad esempio? Quali alternative si profilano nel ventaglio dell’offerta previdenziale a cui ciascun lavoratore ha accesso?

Pensione INPS a 62 anni con 38 anni di contributi

Una delle possibili soluzioni che può selezionare chi intende collocarsi in quiescenza a 62 anni è Quota 100. Questo trattamento andrà incontro al termine del suo periodo di sperimentazione il 31 dicembre 2021. pertanto, coloro che maturano i requisiti entro tale termine, possono presentare la domanda di pensione a 62 anni anche successivamente a tale data. Attenzione però perché non tutti i lavoratori possono accedere al trattamento che offre Quota 100.

Nell’articolo “Conviene andare in pensione con Quota 100 nel 2021?” abbiamo analizzato i pro e gli eventuali contro che tale formula possiede. Come molti sapranno, al tavolo delle trattative dell’attuale Governo tecnico di Draghi si stanno passando al vaglio differenti soluzioni per la nuova riforma. Tra le varie proposte spunta infatti Quota 92 che prevederebbe un’uscita anticipata a 62 anni con 30 anni di contributi. Nessun dato però appare confermato. Si attendono le nuove disposizioni definitive per sapere cosa prevederà il post Quota 100.

Pensione INPS a 62 anni con 20 anni di contributi

Con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 62 anni? Un’altra alternativa possibile è il contratto di espansione come prevede il D.L. n. 34/2019 confermato dalla Legge di Bilancio 2021. In questo caso, servono solo 20 anni di contributi per accedere al collocamento in quiescenza con 5 anni di anticipo. Si tratta di uno scivolo pensionistico che si assicura alle imprese con oltre 250 dipendenti e che va a sostituire l’ex contratto di solidarietà espansiva.

Quali soluzioni di pensione per chi raggiunge i 63 anni?

Chi non rientra tra i possibili beneficiari dei trattamenti sopra illustrati, potrebbe attendere il compimento del 63° anno di età. In questo caso, una formula di accompagnamento alla pensione di vecchiaia è l’APE sociale. Questa formula prevede un montante di contributi pari a 30 di lavoro che aumentano a 36 per i lavori usuranti. Nello specifico, il trattamento APE sociale è accessibile esclusivamente alle seguenti categorie di contribuenti: disoccupati; caregiver; invalidi civili con invalidità non inferiore al 74%; addetti ai lavori gravosi. Ecco con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 62 anni o 63 anni.

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